Comune di Saint-Chinian – (34)

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Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Saint-Chinian (in occitano Sant Chinhan) è un comune francese del dipartimento dell’Hérault, nella regione dell’Occitania.

I suoi abitanti sono chiamati Saint-Chinianais e Saint-Chinianaises.

La forma più antica del nome è monasterium S. Aniani, attestata nel 826. Il nome poi deriva in occitano in Sanch Inhan, quindi in Sant Chinhan. Riprende il nome di Anianus, vescovo di Orléans del V secolo che aveva salvato la città dagli Unni facendo passare una processione sul cammino di ronda, che venne poi salvata da Ezio e le sue legioni.

L’uomo occupa fin dalla preistoria la vallata, ma l’origine del villaggio è un’abbazia dedicata a Sant’Aniano e stabilita, nell’826, in un luogo chiamato Holotian.

La popolazione, dapprima sparsa, si è riunita attorno al monastero fino a formare un’agglomerazione che prende il nome di Saint-Anian-d’Holotian fin verso la fine del XVI secolo divenendo in seguito Saint-Chignan-de-la-Corne, quindi Saint-Chinian. La storia della città è strettamente legata a quella del villaggio fino al 1789.

I monaci, nel medioevo, misero a profitto l’esistenza dell’acqua e i due mulini esistenti creando anche un canale di derivazione dell’acqua fino al monastero.

Nel X secolo, per difesa contro le invasioni i monaci fanno costruire delle mura e una torrre difensiva.

Nel XII secolo l’abbazia viene unita a quella di Saint-Pons-de-Thomières.

Due carte successive, nel 1351 e 1465, regolamentano la vita e i diritti dei monaci e della popolazione. Dal 1351 gli abitanti sono affrancati da Pierre IV de Boyer. In seguito alla concessione della carta del 1465 da parte di Renaud de Vallon, la popolazione aumenta, si stabiliscono dei tintori, le fattorie si accrescono e alcune diventano delle frazioni. Grazie alla lana delle sue greggi la città passa da un’economia rurale a una commerciale di scambio.

Le guerre di religione, però, devastano il territorio.

Nel XVII secolo, oltre al resto, sono prospere le manifatture di tessuti esportate nel bacino mediterraneo e nell’oriente fino alla crisi provocata dalla concorrenza dei prodotti importati dall’Inghilterra e la Spagna.

Nel XVIII secolo infuria una grande epidemia di peste che, assieme alla crisi manifatturiera e ad alcuni cattivi inverni riducono la popolazione alla fame.

Un aiuto insperato proviene dal duca di Richelieu che attraversa il villaggio e apprezza pubblicamente i prodotti del territorio.

Nel 1789, la Rivoluzione Francese solleva la popolazione che aderisce alle sue idee. Vengono cacciati i benedettini , vengono venduti i beni nazionali e viene costituita una guardia nazionale dalla borghesia locale. Durante il Terrore Saint-Chinian cambia nome e diventa Vernodure.

Lo stemma di Saint-Chinian si blasona: « D’azur à une corne d’abondance d’or, déversant des fruits au naturel, sénestrée d’une croix cléchée et pommetée d’or remplie de gueules.  ».

In italiano: “Di azzurro, a un corno dell’abbondanza di oro versante frutti al naturale, sinistrato da una croce inchiavata e pomettata di oro riempita di rosso”.

Lo stemma non appare nell’armoriale del D’Hozier.

Il corno dell’abbondanza, che non sparge monete o oro, ma frutti è un chiaro riferimento alla ricchezza dei prodotti che il territorio ha dato e dà. La corce di Tolosa, invece, ha un senso di appartenenza.

Nota di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Di azzurro, a un corno dell’abbondanza di oro versante frutti al naturale, sinistrato da una croce inchiavata e pomettata di oro riempita di rosso”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
cornucopia, croce di Tolosa, frutto
Attributi araldici:
inchiavato, pomettato, riempito, sinistrato, versante

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune