Trausella
Il Comune di Trausella, dal 1 gennaio 2019, assieme a Meugliano e Vico Canavese ha formato il Comune di Valchiusa.
Deriva dal latino “Trans Uncellam” riferendosi ad un corso d’acqua posto al di là dell’insediamento. Secondo alcuni potrebbe derivare dalla voce celtica “ixellos”, ossia “basso”.
L’area dove sorge Trausella fu, con buona probabilità, abitata già dai Salassi, come attesterebbe un’interpretazione etimologica del toponimo che farebbe risalire il nome alla parola celtica ixellas. Fra l’altro i Salassi furono spinti sempre più a nord, dal momento in cui iniziò la penetrazione romana, conclusasi nel 25 a.C. Una volta sottomessi i celti, la valle della Dora era presenziata dai Romani in pianta stabile, rappresentando un confine strategico coi popoli germanici, soprattutto quando si intensificheranno gli attacchi barbarici portati contro l’Impero.
Non abbiamo tracce di insediamenti di epoca posteriore anche se la valle fu oggetto di contesa e conquista da parte di numerosi popoli barbarici come i Burgundi e gli Ostrogoti; in seguito, entrò a far parte della Neustria longobarda.
Nel 774 la Longobardia viene incorporata dal Regno dei Franchi, giacchè i Carolingi si faranno incoronare col titolo di reges longobardarum.
Con la divisione del Sacro Romano Impero dopo la morte di Carlo Magno (IX secolo), la valle entra nella Lotaringia.
Nel 1032 queste terre sono patrimonio della costituenda contea di Umberto Biancamano, capostipite dei Savoia e imparentato con gli antichi re carolingi di Borgogna.
Trausella appartenne ai conti di Castellamonte, imparentati con gli antichi conti arduinici del canavese, e fu feudo dei San Martino. Venne coinvolto nel d” Tuchinaggio” così viene definito il movimento insurrezionale della gleba Canavesana e Valdostana contro i feudatari, esso durò piu’ di una decina di anni in maniera spietata verso il fine del secolo xiv con alterne fortune. Si concluse con il patto di Valperga che assicurò ai campagnoli il diritto di proprietà, il diritto di religione, nonchè quello di dettare propii statuti. I Savoia intervenuti imponendo la pace riconobbero questi privilegi ai comuni ottenendo in cambio dall’intero Canavese e dalla Valle d’aosta fedeltà e devozione. La storia particolareggiata di questa rivolta è pressoché impossibile mancando di documenti che negli anni andarono distrutti o persi. Di quanto si narra nei nostri paesi molto appartiene alla leggenda.
Dal sito www.comune.trausella.to.it/ComStoria.asp
Stemma Ridisegnato
Fonte: Archivio Centrale dello Stato
Reperito da: Giancarlo Scarpitta
Stemma Ufficiale
Logo
Bozzetto originale acs/Pdc
Altre immagini
Profilo araldico
“Tagliato: nel PRIMO, d’oro, al fagiano di monte al naturale; nel SECONDO, d’azzurro, alla pianticella di ciclamino, sradicata, fogliata di cinque, fiorita di sette, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune”.
azzurro, oro
Partizioni:
tagliato
Oggetti dello stemma:
fagiano di monte, pianticella di ciclamino
Attributi araldici:
fiorito, fogliato, sradicato
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune