Comune di Apuania – (AU)

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Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Attualmente il toponimo di Apuania indica una parte del territorio della Toscana comprendente i bacini idrografici della catena delle Alpi Apuane, la catena montuosa che, fino alla metà del XIX secolo venivano chiamate anche montagne di Carrara o Panie.

 

Deriva dalla tribù celto-ligure degli Apuanes o Liguri Apuani, che abitavano il territorio ben prima dell’arrivo dei Romani

 

Il territorio “Apuano” coincide all’incirca con quello della provincia di Massa e Carrara, comprendente la sub-regione della Versilia, della Garfagnana e di parte della provincia della Spezia.

 

Per breve tempo, tra il 1938 e il 1946, la provincia ottenuta dall’unione dei territori di Massa e Carrara ha portato la denominazione di Provincia di Apuania, per la quale era stato anche identificata la sigla automobilistica AU.  

 

La denominazione ricalcava quella del nuovo esteso comune nato nel 1938 dalla fusione dei comuni di Massa, Carrara e Montignoso, all’interno del quale fu creato (nello stesso anno) uno dei grandi poli industriali che erano stati istituiti nel periodo 1929-1941, dal regime fascista (le “Zone Industriali” di: Fiume, Trieste-Monfalcone, Aurisina-Pola, Livorno, Ferrara, Roma, Apuania e Palermo).

 

Il comune unico e la Zona Industriale Apuana furono istituzioni caldamente patrocinate dal carrarese Renato Ricci, Ministro dell’Educazione Nazionale e dal 1939 Ministro delle Corporazioni, e dal massese Osvaldo Sebastiani, Segretario particolare del Duce dal 1934 al 1941.

 

La sede politico-amministrativa del comune, con la sala riunioni del Consiglio Comunale, venne posta nel centro allora più importante per numero di abitanti e per attività economiche, Carrara, mentre la sede municipale e l’ufficio del podestà vennero postai in un edificio fronteggiante il mare in località Partaccia (una “villa” realizzata su progetto dell’architetto Ugo Prayer Galletti, direttore dal 1939 al 1945 dell’Accademia di Belle Arti di Carrara). La “villa” (utilizzata nel dopoguerra come ostello della gioventù) si trova alla foce del Lavello, che, nella zona di pianura, segna i confini confine tra i comuni di Carrara e di Massa.

 

Nel 1946, al termine del secondo conflitto mondiale, fu deciso lo smembramento del comune di Apuania e il ripristino dei tre comuni preesistenti. La vecchia provincia, a seguito del Decreto Luogotenenziale che sancì lo scioglimento, non riacquistò però la precedente denominazione di “Provincia di Massa e Carrara”, bensì quella “Provincia di Massa-Carrara”, con Massa designata come capoluogo.

 

 

Al nuovo comune di Apuania venne concesso uno stemma creato unendo quelli precedenti del Comune di Carrara (con la Ruota d’oro in campo azzurro del comune di Massa (la Mazza d’Armi in campo rosso) e quello di Montignoso (tre Monti cimati da rose); nel capo, una figurazione “naturalistica” della Alpi Apuane con, in primo piano, una fabbrica con tre ciminiere a simboleggiare la Z.I.A. (Zona Industriale Apuana).

Lo stemma era cimato dalla corona di rango “marchionale”, che fu preferita a quella Ducale perché tale titolo era più antico ma che, nelle figurazioni correnti, era “principato”, a ricordo del ruolo di principato di Massa che ebbe il territorio con la famiglia Cybo-Malaspina, poi confluita nei Gonzaga.

Sotto lo stemma un nastro con il motto latino «Ex tribus una» (Da tre una).

 

Di fatto lo stemma rimase pressoché inutilizzato, a causa degli avvenimenti bellici che portarono alla caduta del Fascismo e allo scioglimento del Comune di Apuania con la ricostruzione delle precedenti circoscrizioni amministrative di Massa, Carrara e Montignoso.

 

 

 

Alla città di Apuania venne concessa la “Medaglia d’oro al valor militare” per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

 

 

Note di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


Lo stemma è formato dagli stemmi di Carrara, Massa e Montignoso, i tre principali centri della provincia che confluirono. tutti nella nuova città di Apuania che darà il nome all’effimera provincia.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, rosso
Partizioni:
capo, palato

LEGENDA

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