Comune di Göllersdorf – (HL)

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Storia dello stemma e del comune

Lo stemma di Göllersdorf, comune del distretto di Hollabrunn, nella Bassa Austria (Niederösterreich) è piuttosto antico: è stato concesso infatti il 14 gennaio 1468 e, dall’epoca, è rimasto praticamente invariato. La figura della vite, partita dalla roncola, testimonia l’importanza della viticoltura nella zona fin dal Medioevo.

 

Il territorio è abitato fin dalla preistoria, ma la prima menzione risale al 1120, in un documento dove è citato tale Chadolt de Gelanestorf. Nel 1195 è riportato come Großstelzendorf e un mercato ufficiale è documentato dal 1468, anno della concessione dello stemma civico, tutt’ora il villaggio detiene lo status di “Comune Mercato” (Marktgemeinde).

 

Non presenta nessun riferimento allo stemma dei feudatari, i conti von Puchheim, tranne che per il fondo nero (lo stemma comitale si presentava infatti: “inquartato: il primo e il quarto di nero a tre covoni d’oro; il secondo e il terzo d’argento alla fascia di rosso; allo scudetto in cuore di rosso al leone d’argento armato e coronato d’oro”).

 

Nel castello, appartenente ai von Puchheim, venne stipulato un trattato (detto appunto “Accordo di Göllersdorf”) tra l’imperatore Ferdinando II e il generale Albrecht von Wallenstein il 14 aprile 1632, nel quale Wallenstein venne reintegrato come comandante supremo dell’esercito imperiale.

 

Nel 1711 il ministro del Principe Elettore di Magonza, Melchior Friedrich Graf von Schönborn-Buchheim acquisì i domini di Göllersdorf, Mühlberg e Aspersdorf dall’ultimo discendente dei Puchheim, il conte Franz Anton Buchheim, vescovo di Wiener Neustadt.

 

Il figlio di Melchior Friedrich, il vicecancelliere imperiale (e poi principe-vescovo) Friedrich Karl von Schönborn-Buchheim, che visse perlopiù a Vienna, incaricò l’architetto Johann Lukas von Hildebrandt di convertire la fortezza di Mihlberg vicino a Göllersdorf e poco a sud del castello di Schönborn, in un fastoso palazzo di campagna (1711 -1718). Mentre quest’ultimo appartiene ancora oggi alla famiglia Schönborn, il vecchio Göllersdorfer Schloss è stato venduto negli anni ’70 del XX secolo e ora funge da penitenziario.

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
nero

LEGENDA

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