Lambrate


Zona Municipale

Lambrate

Milano
Informazioni

Lo stemma dell’ex Comune di Lambrate si blasona: “Inquartato al 1º ed al 4º di verde al filetto ondato d’argento posto in fascia; al 2º partito: d’argento al leone di nero lampassato di rosso e inquartato d’argento e di nero; al 3º di azzurro a tre berretti di rosso, sorretti da corone d’oro di dodici punte e cimate di una sfera dello stesso accompagnato da sette stelle (tre, uno, due, uno) al capo dell’Impero”.

 

La fascia “in filetto ondato” (ossia assottigliata e sinuosa) d’argento del primo e del quarto campo rappresenta il fiume Lambro, che dà nome alla località, nella piana erbosa della (allora) campagna milanese.

Il secondo campo richiama “Porta Orientale” e “Porta Tosa”, oltre le quali si trova Lambrate a ricordo di come i Milanesi si siano rifugiati in questa zona durante l’invasione e la distruzione di Milano da parte dell’imperatore Federico I Barbarossa nel 1162.

Il terzo campo richiama lo stemma dei Canzi, ultima famiglia feudataria del territorio di Lambrate Superiore dal 20 maggio 1757 per acquisto dalla Real Camera e beneplacito dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria.

 

Lambrate fu un Vicus, cioè un piccolo villaggio lungo il fiume Lambro, cioè “pescoso”, o “limpido” con una Mansio (Mansio ad Lambrum), ossia una taverna con cambio di cavalli citata anche da Plinio il Vecchio nella “Naturalis Historia”. Sorse intorno al 222 a.C in seguito alla conquista romana di Mediolanum, abitata da popolazioni celtiche (Insubri e Boi) da parte delle armate condotte dai consoli Gneo Cornelio Scipione Calvo e Marco Claudio Marcello.

 

Tra l’VIII e il IX secolo vi sorsero due monasteri benedettini, San Martino (dalla quale originerà l’attuale chiesa parrocchiale e il nucleo di Lambrate Inferiore) e Sant’Ambrogio, dipendenza dell’abbazia milanese.

 

L’imperatore Federico Barbarossa elevò Lambrate al rango di “Borgo Imperiale” svincolandolo dalla soggezione a Milano, questo status permise di accogliere i milanesi profughi dalla città distrutta dalle armate imperiali al termine della guerra.

 

Il Comune vero e proprio sorse con la dominazione austriaca, che abolì il sistema feudale creato dagli spagnoli, che lo assegnarono ai Canzi. Il Comune di Lambrate si componeva di due nuclei principali: Labrate Sotto (corrispondente alle attuali vie Conte Rosso, già corso Vittorio Emanuele, Saccardo, Console Flaminio, Crespi, Pitteri) e Lambrate Sopra (vie Dardanoni, Crescenzago, Rombon, Sbodio, Folli).

In età napoleonica il comune venne soppresso e nel 1808 aggregato a Milano ma, alla costituzione del Regno Lombardo-Veneto, recuperò l’autonomia amministrativa nel 1815. Il 17 gennaio 1841 furono aggregati a Lambrate i comuni soppressi di Casa Nuova e San Gregorio Vecchio.

 

Abbandonata l’idea di annettervi anche il Comune di Novegro, nel 1923, il Comune di Lambrate, ormai conurbato con quello di Milano, venne definitivamente soppresso, assieme ad altri 10 Comuni del Circondario. La municipalità organizzò allora una malinconica “Festa d’addio per lo scioglimento del Comune di Lambrate”.

 

Oggi è un popolare quartiere del Municipio 3 del Comune di Milano. È compreso nel territorio di Lambrate il quartiere dell’Ortica, reso celebre da Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Nanni Svampa con i loro testi dedicata alla “mala” e alla pittoresca popolazione del quartiere.

 

Nota di Massimo Ghirardi, Luigi Ferrara e Flavio Livio Marchetto

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Inquartato al 1º ed al 4º di verde al filetto ondato d’argento posto in fascia; al 2º partito: d’argento al leone di nero lampassato di rosso e inquartato d’argento e di nero; al 3º di azzurro a tre berretti di rosso, sorretti da corone d’oro di dodici punte e cimate di una sfera dello stesso accompagnato da sette stelle (tre, uno, due, uno) al capo dell’Impero”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, oro, verde
Partizioni:
inquartato
Oggetti dello stemma:
berretto, corona, leone, punta, sfera, stella
Pezze onorevoli dello scudo:
filetto ondato
Attributi araldici:
accompagnato, cimato, lampassato, posto 3-1-2-1, posto in fascia, sorretto

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    24 Giugno 1923