Musocco
Musocco è oggi un quartiere nord-occidentale del Municipio 8 della città di Milano, fino al 1923 era un Comune autonomo e aveva un proprio stemma che si blasona:
“Tagliato: nel primo d’argento alla vipera tortuosa d’azzurro, ingollante un fanciullo di carnagione; nel secondo di rosso al compasso astronomico d’oro”. La “vipera” è il tradizionale “Biscione” visconteo e sforzesco, testimonia l’appartenenza del territorio alla camera ducale di Milano come riserva di caccia; il “compasso astronomico”, detto anche “sestante”, ricorda il cittadino più illustre di Musocco: il matematico e astronomo cav. Barnaba Oriani (1752-1832).
Umberto I di Savoia nominò “Principe di Musocco” Giangiacomo Trivulzio, noto politico milanese appartenente all’omonima casata. Dopo la morte di questi il titolo passò in eredità al nipote Luigi Alberico Trivulzio.
In origine Musocco era un vasto territorio boscoso con qualche cascina, lungo la via che conduceva da Milano a Varese. Ne dà per primo notizia san Carlo Borromeo nel 1605, nella relazione della sua visita pastorale in qualità di cardinale-arcivescovo metropolita di Milano, come parrocchia dei Santi Nazario e Celso dipendente dalla Pieve di Trenno.
Gli vennero aggregati nel corso dei secoli diversi territori contigui, nel XVII il territorio di Quarto Uglerio; nel XVIII-XIX secolo i territori dei Comuni soppressi di Quarto Oggiaro e Garegnano.
Col decreto del governo della Repubblica Cisalpina del 9 febbraio 1808 il comune di Musocco, come altri 34 comuni con distanza fino a 4 miglia dalle mura di Milano, venne soppresso e incluso nel Circondario esterno del comune di Milano.
Con l’istituzione del Regno Lombardo-Veneto, il 12 febbraio 1816 vengono ripristinati i comuni soppressi durante il periodo della Repubblica Cisalpina. Musocco, così come Vialba, Villapizzone, Garegnano, Boldinasco, diventano comuni autonomi del III distretto della Provincia di Milano con capoluogo Bollate.
Nel 1841, con dispaccio governativo del 2 settembre 1841regnante l’imperatore Ferdinando I d’Austria, a Musocco fu aggregato il comune soppresso di Vialba.
Con l’unità d’Italia, nel 1861, quest’area divenne il IX mandamento della Provincia di Milano con capoluogo Bollate, Musocco assunse la denominazione di Musocco ed Uniti, intendo come “Uniti” le frazioni di Quarto Uglerio e Vialba.
Nel 1869 vennero aggregati al comune di Musocco i limitrofi comuni di Boldinasco, Cassina Triulza, Garegnano, Roserio e Villapizzone. Con le nuove 5 frazioni il territorio comunale si amplia da 429 ettari a 1328 ettari, con 165 ettari occupati da strade e fabbricati e 1163 di superficie agraria. L’attività degli abitanti è ancora prevalentemente agricola con presenza di allevamenti di bachi da seta.
Nel territorio di Musocco alla fine del secolo XIX viene decisa l’edificazione del grande Cimitero Maggiore di Milano (noto ancora oggi come “Cimitero di Musocco” per distinguerlo dal vecchio “Cimitero Monumentale”): viene costruito viale Certosa (dal nome della Certosa di Garegnano, che perderà il chiostro grande per far posto al viale) come prolungamento di corso Sempione, passando da piazza del Bersaglio (oggi piazzale Accursio), per arrivare al cimitero.
Nel 1923 per effetto del Regio Decreto 2 settembre 1923 (n. 1912, art. 1) viene decisa l’unificazione di Musocco a Milano, così come per i comuni Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Gorla-Precotto, Greco Milanese, Lambrate, Niguarda, Trenno, Vigentino.
Nota di Massimo Ghirardi e Luigi Ferrara
Stemma Ridisegnato
Disegnato da: Massimo Ghirardi
Stemma Ufficiale
Logo
Bozzetto originale acs/Pdc
Altre immagini
Profilo araldico
“Tagliato: nel primo d’argento alla vipera tortuosa d’azzurro, ingollante un fanciullo di carnagione; nel secondo di rosso al compasso astronomico d’oro”.
argento, rosso
Partizioni:
tagliato
Oggetti dello stemma:
compasso, fanciullo, vipera
Attributi araldici:
astronomico, ingollante, tortuoso
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune