Città di Baindt – (RV)

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Storia dello stemma e del comune

Il villaggio di Baindt si è sviluppato dall’insediamento sorto intorno all’Imperiale Abbazia di Baindt(Kloster o Reichskloster Baindt) che venne fondata nel 1240 da Konrad von Winterstetten e dalla moglie Guota (che verranno sepolti nella chiesa abbaziale e ricordati come fondatori), su alcuni terreni acquistati a quello scopo dai conti Bertold e Konrad di Heiligenberg, nella località di Baindt, per trasferirvi la comunità cistercense di Boos, presso Saulgau, che era mal sopportata dalla nobiltà locale, per tutelare le religiose l’imperatore Federico II concesse la sua alta protezione.

Pur subordinata all’abbazia (maschile) di Salem, il cui abate ne curava l’ambito spirituale, ottenne le garanzie di feudo imperiale nel 1376, e le badesse della comunità ottennero più tardi il titolo di “principessa-badessa” e il governo del territorio come vere feudatarie con un seggio nel banco dei prelati svevi del parlamento Svevo e del Reichstag (Dieta Imperiale, la prima fu Barbara II Sauther, badessa dal 1672 al 1688).

L’abbazia venne devastata una prima volta nel 1525 nel corso della “guerra dei contadini” tedeschi e nuovamente distrutta nel 1643 durante la “guerra dei trent’anni”. Ma venne ricostruita e ridecorata nell’esuberante stile barocco tedesco del XVIII secolo.

L’abbazia di Baindt venne soppressa durante la secolarizzazione del 1802, sotto l’abbaziato della principessa-badessa Maria Xaveria Lohmüller (che morirà nel 1836), la comunità venne dispersa, e i suoi territori passarono tra i possedimenti dei conti von Leyden (Leida), poi a quelli di Aspermont-Linden nel 1803, Johan Nepomuk Gobert II di Aspermont-Linden ottenne il titolo di principe di Baindt il 25 febbraio 1803, per poi essere annessi al Württemberg con la soppressione dei feudi nel 1812, anno nel quale il complesso monastico diverrà un’abitazione privata, che nel 1817 verrà acquistata dal principe von Salm-Reifferscheid-Dyck.

La chiesa dell’abbazia, dedicata a Maria Santissima, divenne chiesa parrocchiale nel 1817 col titolo di Sankt Johann, l’antica parrocchiale distrutta, e accolse le spoglie dei fondatori nel 1842, dopo la demolizione delle strutture monastiche, iniziate nel 1841.

Nel 1903 la gestione formale dell’abbazia venne mantenuta dalle clarisse francescane di Heiligenbronn che acquistano la tenuta dell’ex abbazia per farne un istituto per l’infanzia.

 

Lo stemma dell’abbazia richiama l’appellativo che le monache dettero al monastero: “Hortus Floridus” (Giardino Fiorito) già nel 1478. Dell’emblema monastico esistono due versioni:

  • la prima “d’azzurro al roseto, nodrito dal basso monte, il tutto al naturale, alla fascia d’oro attraversante su tutto”.
  • La seconda, attualmente utilizzata in modo “interpretato” nelle bandiere esposte in loco (partite di giallo e di bianco) col motto “HORTUS FLORIDUS” che si blasona correttamente con: “inquartato: nel primo e nel quarto d’azzurro al roseto fiorito di tre di rosso, bottonate d’oro, gambuto e fogliate di verde, nodrito dal basso monte dello stesso; nel secondo e nel quarto di nero alla sbarra scaccata d’argento e di rosso”. Da questo emblema nel 1930 è derivato lo stemma dell’attuale Comune di Baindt (“inquartato: nel primo e nel quarto d’oro al mezzo ramo di cervo di nero; nel secondo e nel terzo di nero alla sbarra scaccata di d’argento e di nero di due tiri”). Il mezzo ramo di cervo indica l’appartenenza al Land del Württemberg (dal 1806), la banda scaccata in campo nero indica l’appartenenza all’Ordine Cistercense e deriva dallo stemma attribuito a San Bernardo di Chiaravalle, uno dei padri della congregazione.

Stemma dell’abbazia di Baindt

 

Oggi il Comune svevo di Baindt si trova nel land del Baden-Württemberg, distretto di Ravensburg. Autonomo dal 1826 (anche se la sede municipale si trova a Baienfurt). Lo stemma adottato nel 1853 vuole ricordare la storia del villaggio.

 

Note di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini



Profilo araldico


“Inquartato: nel primo e nel quarto d’oro al mezzo ramo di cervo di nero; nel secondo e nel terzo di nero alla sbarra scaccata di d’argento e di nero di due tiri”
Oggetti dello stemma:
mezzo ramo di cervo, tiro
Pezze onorevoli dello scudo:
sbarra
Attributi araldici:
scaccato
Profilo Araldico

“Drappo troncato di bianco e di rosso caricato al centro dello stemma comunale…”

bandiera ridisegnata

Disegnato da: Massimo Ghirardi

bandiera Ufficiale
no bandiera
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LEGENDA

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