Abate Guido Guersi


Abate Guido Guersi

L’abate Guido Guersi (o Guerci, francesizzato in Guy Guers), precettore dell’Ospitale Antoniano di Issenheim, era forse di origine siciliana (ma molti fanno notare che il patronimico potrebbe derivare da Guiers, nome di un torrente che segna il confine tra il Viennois e la Savoia, nel territorio della casa madre dell’Ordine: Saint-Antoine-l’Abbaye, presso Vienne); comunque fu colui che diede l’incarico a Mathias Grünewald (come è attualmente noto Mathis Gothardt Neithardt) di realizzare il magnifico “retable” (polittico) detto appunto “di Issenheim” nel 1505, uno dei capolavori dell’arte rinascimentale germanica la cui figurazione si basa, in larga parte, sul testo delle popolari Rivelazioni di Santa Brigida di Svezia (scritte intorno al 1370). L’opera, famosissima, è oggi conservata al Museo dell’ex convento domenicano “Unterlinden” di Colmar (Alsazia, Francia), lo stemma personale del prelato è raffigurato ai piedi del personaggio di Sant’Antonio Abate (che, secondo alcuni critici, avrebbe le sembianze del precettore Guerci, confrontando la figura con il ritratto che gli fece mastro Mathias e oggi allo Schlossmuseum di Weimar) a colloquio con San Paolo Eremita, e si blasona:

d’azzurro, seminato di gigli d’oro, alla croce di Sant’Andrea attraversante di rosso, carica di cinque conchiglie d’argento, poste nel senso dei bracci della pezza”.

Stemma dell’abate Guido Guersi

La simbologia dello stemma è molto semplice: il campo “di Francia” testimonia la venerazione di Guido per San Luigi, re di Francia, morto a Cartagine (vicino alla Sicilia) durante la Crociata ma anche la devozione alla casa d’Anjou-Sicilia, che nobilitò la famiglia Guersi; le conchiglie di San Giacomo simboleggiano le cinque piaghe di Cristo e lo stato di “pellegrini sulla terra” dei credenti e testimoniano, probabilmente, uno o più pellegrinaggi effettuati da Guersi a Santiago di Compostela, passando per le numerose case dell’Ordine Antoniano; infine, la croce è l’attributo iconografico e strumento del martirio di Sant’Andrea Apostolo, patrono della chiesa di Issenheim.

Ritratti dell’abate Guido Guersi eseguiti dal pittore Mathias Grünewald

Su una chiave di volta, dell’ex Precettoria di Issenheim la conchiglia centrale è sovrapposta alla Tau azzurra dell’Ordine, una versione è conservata anch’essa al museo di Colmar.

Chiave di volta dell’abbazia di Issenheim

Guido Guersi era succeduto a Jean d’Orliac, dimessosi nel 1490, papa Innocenzo VIII lo nominò contestualmente Precettore della commenda di Saint-Antoine de Froideval presso Belfort e di Strasburgo, filiali della Commenda Generale di Issenheim e forse ricoprì anche la carica di Precettore Generale dell’Ordine; morì ad Issenheim il 19 febbraio 1516 e venne sepolto nella cappella di Saint-Barthélemy della chiesa conventuale d’Issenheim. Nel 1613 venne eretto un monumento funebre alla sua memoria e del suo predecessore, nel cortile della Commenda di Issenheim; a forma di altare e recante la statua di Sant’Antonio, ancora esistente ai giorni nostri.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Lorenzo Marmiroli per la gentile collaborazione

Immagini reperite da Massimo Ghirardi

Bibliografia:

Hartmann (Marie Anne), 1994 – Mathias Grunewald, le retable d’Issenheim. Peinture et spiritualità. Jerome Do. Bentzinger Editeur. Obernai

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“D’azzurro, seminato di gigli d’oro, alla croce di Sant’Andrea attraversante di rosso, carica di cinque conchiglie d’argento, poste nel senso dei bracci della pezza”.

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