San Filippo Benizi


San Filippo Benizi

Nato a Firenze il 15 agosto 1233 apparteneva ad una nobile famiglia fiorentina, suo padre era Giacomo Benizi e la madre Albaverde Frescobaldi.

 

All’età di tredici anni venne mandato prima a Parigi per studiare medicina e poi a Padova, dove, a soli 19 anni, ottenne il dottorato in medicina e filosofia nel 1253.

Lavorò come medico a Firenze per un anno, contemporaneamente studiando la Bibbia e i Padri della Chiesa.

Entrato da laico nei Servi di Maria nel 1254, per 5 anni fece i lavori più umili nel convento di Monte Senario, poi, una volta consacrato sacerdote a Siena, diventò maestro dei novizi e nel 1267 Priore generale dell’Ordine, per il quale fu l’artefice della stesura della Costituzione. Collaborò con Santa Giuliana Falconieri per la costituzione delle sorelle “Mantellate”, il ramo femminile dei Serviti.

Nel 1269 rischiò di essere eletto papa e, per sottrarsi da questo evento, si rifugiò in una grotta sul Monte Amiata, presso una fonte termale, che prenderà il nome di Bagni San Filippo.

Nel 1274 intervenne al II Concilio di Lione che, in esecuzione di uno dei decreti del Concilio Lateranense IV che proibiva la fondazione di nuovi ordini, soppresse tutti gli ordini mendicanti non ancora approvati dalla Santa Sede: grazie alla sua insistenza però, l’Ordine venne ristabilito da papa Giovanni XXI.

 

Morì nel convento servita di San Marco di Todi il 22 agosto 1285, di ritorno da Roma. Canonizzato da papa Clemente X nel 1671, fu il primo santo del suo Ordine. Il corpo è custodito a Todi nel santuario a lui dedicato: la chiesa di San Filippo.

 

Fu incaricato da papa Martino IV di predicare la pace tra le fazioni guelfa e ghibellina, in varie città, fu durante una delle sue missioni che ebbe modo di convertire Pellegrino Laziosi a Forlì, tra i capi di una delle fazioni in lotta, e che in seguito entrò tra i Serviti, divenendone poi il santo più venerato (e compatrono della sua città).

 

Lo stemma della famiglia Benizi si blasona: “D’azzurro, all’aquila dal volo abbassato d’argento, coronata d’oro”.

Un ramo si trasferirà in Emilia, imparentandosi con gli Zambeccari.

 

 

© 2024, Massimo Ghirardi.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

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Profilo araldico


“D’azzurro, all’aquila dal volo abbassato d’argento, coronata d’oro”.

Oggetti dello stemma:
aquila, volo
Attributi araldici:
abbassato, coronato

LEGENDA

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