Comune di Emarèse – (AO)

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Informazioni

  • Codice Catastale: D402
  • Codice Istat: 7025
  • CAP: 11020
  • Numero abitanti: 223
  • Nome abitanti: emarèsots
  • Altitudine: 1048
  • Superficie: 10.04
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 36.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma ricorda le tre famiglie nobili che sono state investite della signoria del luogo.

Nel 1635 il duca Vittorio Amedeo I concesse al proprio Primo Segretario di Stato Pierre-Léonard Roncas, barone di Châtelargent, la giurisdizione sui territori di Emarèse, Sommarèse, Erésaz e Chaissan, scorporandoli dal vasto mandamento di Montjovet di cui essi facevano parte.

L’anno successivo, il Roncas li cedette a sua volta al proprio segretario Marc-Antoine Decré, in considerazione della diligenza con la quale aveva assolto i compiti della Segreteria di Stato durante un periodo di detenzione del Roncas alla cittadella di Torino.

Estintisi i Decré, la signoria di Emarèse fu infeudata, nel 1781, a Giovanni Domenico Vagina, con il titolo baronale, che i suoi discendenti tuttora detengono.

Il leone d’argento in campo nero, simbolo del Ducato di Aosta oggi assunto dalla Regione autonoma Valle d’Aosta, sottolinea il ruolo avuto, nel propugnare l’ideale politico che avrebbe portato all’autonomia regionale, da un illustre figlio di Emarèse, l’abbé Joseph-Marie Trèves (1874-1941), il quale fondò, con il martire della Resistenza valdostana Emile Chanoux, l’associazione “Jeune Vallée d’Aoste” (1926), con lo scopo di difendere l’identità culturale e linguistica della Valle d’Aosta e di diffondere l’idea regionalista e federalista durante gli anni bui della dittatura fascista.

Il motto “Pro aris et focis” che accompagna lo stemma è appunto quello dell’associazione.

 

Nota di Joseph Rivolin

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


Profilo araldico


“Inquartato; il primo troncato d’argento al sole di rosso e d’azzurro al crescente volto figurato d’argento, che è di Roncas; il secondo di rosso alla banda d’argento ripiena d’azzurro, seminata di raggi d’oro alternati moventi dagli orli, che è di Decré; il terzo di nero al leone d’argento armato e lampassato di rosso, che è del Ducato d’Aosta; il quarto d’azzurro allo scaglione d’oro accompagnato da tre spade d’argento, le due superiori inclinate nel senso dello scaglione, al capo d’oro, che è di Vagina. Lo scudo è sostenuto da un cartiglio col motto: «Pro aris et focis». Ornamenti esteriori da Comune. Nastri portanti i colori dello Stato e della Regione”.

D.P.G.R. n. 752 del 30 settembre 2003

Colori dello scudo:
argento, azzurro, nero, oro, rosso
Partizioni:
inquartato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Partito di rosso e di nero, riccamente ornato d’argento e caricato dello stemma del Comune sormontato dalle iscrizioni “Commune d’Emarèse” e “Comune di Emarèse”. Le parti metalliche, le frange e i cordoni sono d’argento. L’asta è ricoperta di velluto rosso, fissato con bullette d’argento poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo ne è inciso il nome. Cravatta con nastri dai colori portanti i colori dello Stato e della Regione”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune