Città di Codroipo – (UD)

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Informazioni

  • Codice Catastale: C817
  • Codice Istat: 30027
  • CAP: 33033
  • Numero abitanti: 15887
  • Nome abitanti: codroipesi
  • Altitudine: 43
  • Superficie: 73.64
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 22.4

Storia dello stemma e del comune

La città di Codroipo alza uno stemma che si blasona: “Di rosso, alla Croce di Sant’Andrea di argento, accostata da quattro cipressi al naturale”.

La denominazione Codroipo deriva probabilmente da QUADRUPIO, documentato nel 1343, a sua volta dal latino “Quadruvium” (quadrivio, incrocio) perché il centro sorse all’intersezione di due importanti vie consolari romane: la Via Postumia che collegava le regioni della Pannonia ad Aquileia e a Roma con la Via Julia Augusta che da Concordia portava verso il Norico (Germania). Esse sono simboleggiate nello stemma cittadino, dalla “fascia” e dalla “sbarra” d’argento intersecantesi in croce di sant’Andrea (anche il colore rosso del campo richiama l’emblema dell’Impero di Roma), tra i quali stanno quattro cipressi, simboleggianti la fertilità della piana.

Alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente anche questa zona fu interessata dalle cruente invasioni di popolazioni “barbare”: Unni, Longobardi, Franchi e Ungari, che si alternarono nella depredazione di queste terre.

Il 28 aprile 1001, l’imperatore Ottone III concesse buona parte dell’attuale Friuli, incluso Codroipo, a Giovanni, patriarca di Aquileia, che esercitò il dominio spirituale e temporale fino alla fine del secolo XVII nonostante la Serenissima Repubblica Veneta, dal 1420, occupasse gran parte delle terre aquileiesi.

All’inizio del XVI sec. Codroipo fu concessa dal patriarca di Aquileia (residente a Udine) a Leonardo, conte di Gorizia, per poi passare sotto il diretto dominio dell’imperatore d’Austria e successivamente viene concesso da quest’ultimo alla Repubblica di Venezia.

Nel 1797, in forza del cosiddetto “trattato di Campoformio” (oggi Campoformio, ma firmato a Villa Manin di Passariano), fu ceduta assieme al Veneto all’Austria sotto la cui dominazione restò fino al 1866, quando entrò a far parte del Regno d’Italia.

Con Decreto del Presidente della Repubblica n. 499 del 22 novembre 1946, viene ricostituito il soppresso Comune di Camino di Codroipo, con nuova denominazione di Camino al Tagliamento, avviene quindi il distacco del territorio dal comune di Codroipo. Con lo stesso Decreto viene costituito anche il Comune di Pagnacco, distaccandone il territorio da quello di Tavagnacco, il 9 gennaio 1947 il Comune di Codroipo cede alcuni territori al nuovo Comune di Pagnacco.

A Codroipo è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 settembre 1992, per cui lo scudo si fregia della corona d’oro del rango di “città” con cinque torrette visibili.

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Enrico Filaferro

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini



Profilo araldico


“Di rosso, alla croce di Sant’Andrea di argento, accostata da quattro cipressi al naturale”.

Colori dello scudo:
argento, rosso
Partizioni:
inquartato in croce sant'andrea
Oggetti dello stemma:
cipresso
Pezze onorevoli dello scudo:
croce di sant'Andrea
Attributi araldici:
accostato

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo di colore azzurro, riccamente ornato con ricami d’argento e caricato dello stemma del Comune, con l’iscrizione centrata in argento “Comune di Codroipo”. Le parti di metallo e i nastri sono argentati. L’asta verticale, ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate, poste a spirale. Sulla freccia è inciso lo stemma del Comune e sul gambo il nome. Cravatta e nastri tricolori dai colori nazionali, frangiati d’argento”.

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    30 Marzo 1930

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    22 Settembre 1992

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    19 Luglio 1929