Città di Treia – (MC)

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Informazioni

  • Codice Catastale: L366
  • Codice Istat: 43054
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 9740
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 93.07
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Nell’XI secolo la città era nominata MONTECCHIO ed aveva già ordinamento di Libero Comune, il nome ricorda quello della romana TREA, una città fondata dalla tribù umbra dei Treiensi e citata da Plinio il Vecchio nella sua “Historia Naturalis”, che sorgeva pochi chilometri ad occidente dell’attuale abitato, costruito a sua volta nel luogo ove sorgeva un tempio in onore della dea Trea Jana, una personificazione di una divinità locale alla quale verranno successivamente conformate le fattezze a quelle di Iside (come testimoniano i ritrovamenti archeologici locali).

Nel 1790 papa Pio VI muta il nome di Montecchio in TREIA e concede il titolo di “città”.

 

Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Neri

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA. Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.
Persi (Peris), Mangani (Giorgio) a cura di, NOMI DI PAESI. Storia, narrazioni e identità dei luoghi marchigiani attraverso la toponomastica. Il Lavoro Editoriale, Ancona 2005

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


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Profilo araldico


“D’azzurro ai tre monti di oro, ciascuno di tre cime, terrazzati di verde, cimati da due rose pure d’oro, gambute e fogliate del medesimo, bottonate di rosso”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
cima, monte, rosa
Attributi araldici:
bottonato, cimato, fogliato, gambuto, terrazzato

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    concessione
    2 Luglio 1790

    Concessione di papa Pio VI con la bolla “Emixum animi nostri stadium”


    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    22 Settembre 1937