Città di Mentana – (RM)

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Informazioni

  • Codice Catastale: F127
  • Codice Istat: 58059
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 21602
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 24.09
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

L’attuale Mentana trae origine dalla colonia albana di Nomentum, questo centro, prima schierata contro Roma (regno di Tarquinio Prisco (616 – 578 a.C.) e durante le lotte fra questa e i popoli latini) in seguito divenne municipio romano e i suoi abitanti ebbero la cittadinanza romana. Divenuta sede di vescovato già nel III secolo e parte del Ducato Romano, venne in seguito abbandonata a causa di una breve occupazione longobarda, avvenuta nel 741 avvenimento che segnò la nascita dell’attuale centro. Il 23 novembre 799 presso l’antica Nomentum si incontrarono Carlo Magno e papa Leone III, questi con al seguito il Senato Romano, che, dopo aver perfezionato gli accordi già tra loro esistenti e avervi trascorso la notte mossero verso l’Urbe. Distrutta nel 1058 dai Normanni, rimasse quasi disabitata mentre il castello riedificato passò ai Capocci ed in seguito il suo territorio appartenne ai monaci di San Paolo fuori le mura e successivamente agli Orsini, ai Peretti e ai Borghese.

Non avendo prima della seconda metà dell’Ottocento un proprio emblema storico in uso, la rappresentanza comunale propose alla Consulta Araldica di assumere quale elemento centrale dello stemma l’ara ossario eretta, nel 1877 e su progetto dell’ingegnere Augusto Fallani, per ricordare la battaglia avvenuta il 3 novembre 1867 tra i volontari comandati da Giuseppe Garibaldi e i soldati francesi schierati in difesa dello Stato della Chiesa e terminata con la vittoria di quest’ultimi; a ricordare l’elemento “militare” dello stemma contribuisce anche il “trofeo d’armi” posto esteriormente alla base dello scudo e costituito da palle di cannone, sciabole, e fucili con baionetta. Lo stemma fu concesso con regio decreto del 5 maggio 1889 e presentato alla cittadinanza il 3 novembre, la sua blasonatura ufficiale (in verità poco particolareggiata) è: di azzurro, al Monumento Mentanese, fondato sulla pianura erbosa al naturale. Motto: DIO. PATRIA. UMANITÀ; non riporta quindi i particolari ornamenti esteriori mentre la corona usata è quella per i comuni con meno di 3000 abitanti prevista dalla regolamentazione vigente all’epoca della concessione.

Il gonfalone, un drappo di color rosso, fu concesso con regio decreto del 3 settembre 1936.


Nota di Giovanni Giovinazzo

Bibliografia

Regione Lazio. Stemmi e sigilli, a cura di Corrado Lampe, p. 189, linea editrice, Roma 1988
Amarilli Marcovecchio, Provincia di Roma – Stemmi, fotografia e progetto grafico Aldo Simoncini, p. 81, Roma, linea editrice, dopo il 1985

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


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Profilo araldico


“D’azzurro, al monumento mentanese, fondato sulla pianura erbosa al naturale.
Motto: Dio, Patria, Umanità”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
monumento mentanese, pianura erbosa
Attributi araldici:
fondato

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di rosso…”

Colori del gonfalone: rosso
Profilo Araldico

“Drappo di rosso…”

bandiera ridisegnata

Fonte: Roberto Breschi

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune


    Regio Decreto (RD)
    concessione
    5 Maggio 1889

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    3 Settembre 1936