Città di Lamezia Terme – (CZ)

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Informazioni

  • Codice Catastale: M208
  • Codice Istat: 79160
  • CAP: 88048
  • Numero abitanti: 71286
  • Nome abitanti: lametini
  • Altitudine: 216
  • Superficie: 160.24
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 35.0
  • Comuni confinanti:

    Conflenti, Curinga, Falerna, Feroleto Antico, Gizzeria, Maida, Martirano Lombardo, Nocera Terinese, Platania, San Pietro a Maida, Serrastretta

Storia dello stemma e del comune

Nasce dall’unione di 3 grossi centri abitati, che in passato costituivano comuni a sé stante (Nicastro, Sambiase, Sant’Eufemia Lamezia) e sono ormai considerati dei veri e propri quartieri.

I tre comuni di origine componenti l’attuale Lamezia Terme erano all’epoca abbastanza diversi, ma di fatto complementari tra loro: Nicastro era prevalentemente basata sul commercio, Sambiase più vicina all’agricoltura, mentre Santa Eufemia era nata più recentemente da un gruppo di case intorno alla stazione ferroviaria principale, che costituivano dapprima la sede del consorzio di bonifica delle paludi.

La fusione, proposta dal senatore Arturo Perugini e prima del suo genere in Italia, nacque dall’esigenza di creare un agglomerato urbano forte e capace di sfruttare al meglio le risorse messe a disposizione dal territorio comunale. Frutto di accese discussioni, le polemiche sulla fondazione della città odierna non si sono ancora del tutto sopite, e permangono tuttora residue rivalità fra i tre centri che la compongono.

Vedi la voce su Wikipedia

Si ringrazia il sig. Paolo Gallo per i dati forniti

Stemma Ridisegnato


Fonte: Massimo Iannicelli

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Anna Bertola

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


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Profilo araldico


“Trinciato: nel primo, d’oro, a tre stelle di cinque raggi, poste una, due, di azzurro: nel secondo, di azzurro, al torrione d’oro, con forte basamento a scarpa e con marcapiano, quadrato, visto di spigolo, privo di merli, con la facciata volta a destra munita di tre finestre, poste due, una, di nero, e di porta, dello stesso; con la facciata, vista in prospettiva, munita di una finestra e di una porta, di nero: esso torrione fondato sulla campagna diminuita di verde; con la banda diminuita di porpora posta sulla trinciatura. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole d’oro, VIS UNITA FORTIOR. Ornamenti esteriori da Citta”.

Note stemma


Il disegno dello stemma ufficiale è di Massimo Iannicelli.

Colori dello scudo:
azzurro, oro
Partizioni:
trinciato
Oggetti dello stemma:
basamento, campagna, facciata, marcapiano, merlo, porta, raggio, stella, torrione
Pezze onorevoli dello scudo:
banda
Attributi araldici:
a scarpa, diminuito, fondato, munito, posto 1-2, posto 2-1, posto sulla trinciatura, privo di, visto di spigolo, visto in prospettiva

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di porpora riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dello stemma sopra descritto con la inserzione centrata in oro, recante la denominazione della città. Le parti di metallo e i cordoni saranno dorati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto di porpora con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali fregiati d’oro.”

Colori del gonfalone: porpora

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    14 Aprile 1992

    Iscritto nel registro Araldico dell’Archivio Generale dello Stato il 6 Ottobre 1992, registrato alla Corte dei Conti il 10 giugno 1992, al n. 10


    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    21 Giugno 1972

    Registrato alla Corte dei Conti il 22 luglio 1972 reg. n. 11- foglio n. 137