Comune di Maretto – (AT)

Articoli correlati
Nessun articolo

Informazioni

  • Codice Catastale: E944
  • Codice Istat: 5062
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 403
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 4.86
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Il 18 novembre 1996 il Consiglio comunale, preso atto della mancanza di uno stemma storico proprio del Comune, deliberava di adottare uno stemma comunale dotato di valori araldico-simbolici legati al nome e alla storia del paese e di istruire la pratica per il riconoscimento ufficiale. Precedentemente, da alcuni decenni, il Comune aveva usato, senza atti formali, uno stemma ripreso da una raffigurazione che si trova nella sala consiliare di Villafranca e che riproduce – attribuendolo a Maretto – lo stemma del Regno di Francia con il lambello (rastrello) proprio della dinastia angioina. La decisione dell’ Amministrazione ha ottenuto l’approvazione dell’Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio e, in data 21 marzo 1997, ha ottenuto il decreto di concessione da parte del Presidente della Repubblica. L’albero di melo che si trova nella parte centrale dello stemma rende figurativamente il significato originario del nome del paese: MALETUM, che significa meleto. Il nome stesso è riportato in lettere maiuscole sotto la figura dell’ albero. La bordatura con i gigli di Francia rimanda al quadro istituzionale proprio del “periodo orleanese”, periodo in cui la Contea di Asti passò sotto il dominio degli Orléans e quindi dei Re di Francia. I di Montafia, signori di Maretto dalla fine del secolo XW, il 4 giugno 1417 fecero “aderenza” a Filippo d’Orléans. Aderenza confer­mata ancora nel 1596 da Enrico W, re di Francia. Anche i Simiana che succedettero ai di Montafia quali Signori del luogo appartenevano ad una dinastia di origine francese. Il loro stemma “d’ oro, seminato di gigli e di torri d’azzurro” ricordava le loro origini. Si veda in proposito lo stemma di Roatto. Il motto IUVAT ET ORNA è riferito all’ albero di melo e significa GIOVA e ORNA, E’ UTILE E BELLO. Il melo “giova”, “è utile” in quanto nutre coi suoi frutti; e allo stesso tempo “orna”, “è bello” in quanto rende bello il paesaggio con i suoi fiori e i suoi frutti. Il motto, ovviamente, oltre al significato letterale, ha anche un significato allegorico e morale e rimanda all’ equilibrio esistente in natura tra aspetti utili ed aspetti estetici, equilibrio che costituisce anche un ideale a cui l’uomo e la società devono tendere. Dal sito del Comune di Maretto Comuni limitrofi: Roatto, Cortandone, Monale, Cortazzone

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


Profilo araldico


“D’oro, al melo di verde, fruttato di dodici, di rosso, fustato e sradicato al naturale, accompagnato in punta dal vocabolo MALETUM, ,n lettere maiuscole di rosso; alla bordatura d’azzurro, caricata di otto gigli d’oro, uno in capo, uno in punta, due nei fianchi, quattro nei cantoni. Sotto lo scudo, su striscia bifida svolazzante d’oro, il motto in lettere maiuscole di nero: JUVAT ET ORNAT. Ornamenti esteriori da Comune.”

D.P.C.M. 11 Aprile 1977

Colori dello scudo:
azzurro, oro
Partizioni:
bordato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di giallo, con la bordatura d’azzurro, riccamente ornato di ricami d’argento, caricato dello stemma sopra descritto, con l’iscrizione centrata in argento recante la denominazione del Comune”.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    21 Marzo 1997