Città di Innsbruck – (I)

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Storia dello stemma e del comune

Innsbruck (in italiano traducibile con Enoponte  o Ponteno1 o ancora, anche se antiquato, con Isprucco) è il capoluogo del Tirolo Settentrionale e dello Stato Federale Austriaco del Tirolo (Tirol), fu la capitale del principato del Tirolo in sostituzione di Merano, e sorge presso il Castrum romano di Veldidena, oggi Wilten, che fu un centro importante creato dai Romani per il controllo delle vie alpine, soprattutto quella tra Verona e Augusta attraverso il Brennero costruita nel IV secolo.

Tutti i toponimi fanno riferimento al “Brücke über den Inn” (“Ponte sul fiume Inn” noto anche col nome aulico di Œnoponte) che è l’attuale traduzione del nome e che è efficacemente rappresentata nello stemma civico che mostra appunto un ponte, di tipo militare romano, visto dall’alto, nei colori dello stemma d’Austria2. Il centro fu un importante centro di mercato creato dai conti di Andechs nel 1187, e dotato di torri di protezione e mura.

Il 9 giugno 1239 ebbe il titolo di “città” dal duca Ottone II, alla cui morte il territorio passerà ai conti del Tirolo per essere ceduto a Rodolfo IV d’Asburgo nel 1363.

Dal 1420 fu la capitale di tutta la contea del Tirolo in sostituzione di Merano e divenne la residenza ufficiale dell’imperatore Massimiliano I, che conferì alla città grande splendore.

Con il trattato di pace di Pressburgo (l’attuale Bratislava) del 1805 venne ceduta al Regno di Baviera, per poi tornare all’Austria con il Congresso di Vienna del 1815.

Lo stemma si blasona “In Rot zwei pfahlweise oben spitz zulaufenden silberne Rechtecke mit Holzstammschnittmuster, von einem an den Schenkeln überstehenden silbernen Bord umgeben, belegt mit einem durchgehenden, vierzehnmal von Silber und Silber gespaltenen Balken”  che in italiano si può descrivere con: “Di rosso, al ponte visto a volo d’uccello, costituito a due pilastri frangiflutti aguzzati verso il capo, sostenenti un camminamento continuo di assi, il tutto d’argento”.

Risale almeno dal 1267, anno nel quale è documentato il suo più antico uso, ma la forma in uso è databile al 1325, compare in una raccolta di xilografie “ Haller Heiltumbuches”, con i colori stabiliti solo dal 1547. Nel corso del XVI secolo compare un angelo come tenente dello stemma (talvolta in coppia) nei sigilli cittadini.

La circoscrizione amministrativa comprende dal 1904 il territorio dei soppressi Comuni di Pradl e di Wilten; dal 1938 quelli di Amras, Hötting, Mühlau; dal 1940 quello di Arzl e dal 1942 quelli di Igls e Vill.

(1): da cui deriva il nome italiano degli abitanti, pontenési.

(2): la fascia d’argento in campo rosso d’Austria è graficamente trasformata in un ponte d’assi, appoggiato su due piloni frangiflutti.

Nota e disegno di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Di rosso, al ponte visto a volo d’uccello, costituito a due pilastri frangiflutti aguzzati verso il capo, sostenenti un camminamento continuo di assi, il tutto d’argento”

Colori dello scudo:
rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune