Comune di Beaufort – (34)

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Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Beaufort (in occitano Baufòrt) è un comune francese situato nel dipartimento dell’Hérault, nella regione dell’Occitania.

I suoi abitanti sono i Beaufortais e le Beaufortaises.

Il nome della località è attestato nelle forme di Belfort nel 1060, nel 1095 e nel 1145 nel cartolario di Moissac, di Belloforti nel 1135.

Il nome deriva da due aggettivi “beau et fort” (bello e forte o meglio luogo ben fortificato) che vengono applicati al castello, come su desume dallo stemma.

Via di passaggio e di scambi commerciali tra la Languedoc e la piana Minervoise conserva tracce di occupazione umana molto antica come testimoniano le vestigia neolotiche, romane o visigote.

È un villaggio vitivinicolo, ma si sviluppa anche per l’estrazione della lignite nelle miniere della Serre, oggi chiuse. Il borgo si sviluppa sulla collina cimata dal vecchio castello. le vie che vi si dipanano hanno nomi evocativi e pittoreschi: via Bombecul, rue delle Piccole cartelle…

La bella fortezza del 1135 domina il borgo scaglionato sulla collina e ciconda la parrocchiale di san Martino.

Lo stemma dovrebbe essere stato creato attorno al 1980 e si blasona:

« De gueules à une tour couverte en croupe donjonnée de deux pièces, le tout d’or, maçonnée, ouverte et ajourée de sable, posée sur une colline d’argent, chargée d’un glaive abaissé du même, garni de sable et pommeté d’or, accosté des lettres de sable St à dextre et M à senestre, au chef d’or chargé de deux rinceaux feuillés de sinople et fruités de sable, adossés en fasce, celui de dextre de vigne et celui de senestre d’olivie ».

In italiano: “Di rosso a una torre coperta in cupola, torricellata di due pezzi, il tutto d’oro, murata, aperta e finestrata di nero, posta su di una collina d’argento, caricata di un gladio abbassato dello stesso, guarnito di nero e pomellato di oro, accostato dalle lettere di nero St a destra e M a sinistra, al capo di oro caricato da due ramoscelli fogliati di verde e fruttati di nero, addossati in fascia, quello di destra di vite e quello di sinistra di ulivo”.

Riporta le due essenze che sono le principali fonti di vita, l’ulivo e la vite, inoltre, il castello ha una funzione parlante.

Note di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Di rosso a una torre coperta in cupola, torricellata di due pezzi, il tutto d’oro, murata, aperta e finestrata di nero, posta su di una collina d’argento, caricata di un gladio abbassato dello stesso, guarnito di nero e pomellato di oro, accostato dalle lettere di nero St a destra e M a sinistra, al capo di oro caricato da due ramoscelli fogliati di verde e fruttati di nero, addossati in fascia, quello di destra di vite e quello di sinistra di ulivo”.

Colori dello scudo:
oro, rosso
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
collina, gladio, lettera, pezzo, ramoscello, torre, ulivo, vite
Attributi araldici:
a destra, a sinistra, abbassato, accostato, addossato in fascia, aperto, caricato, coperto in cupola, finestrato, fogliato, fruttato, guarnito, murato, pomellato, posto, torricellato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune