Comune di Brennero –Brenner (BZ)

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Informazioni

  • Codice Catastale: B145
  • Codice Istat: 21010
  • CAP: 39041
  • Numero abitanti: 2093
  • Nome abitanti: brenneresi
  • Altitudine: 1098
  • Superficie: 114.30
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 82.9

Storia dello stemma e del comune

Nel periodo romano il celeberrimo valico non aveva una denominazione precisa, si trattava comunque di un passaggio importante tra le Alpi Retiche e le Alpi Noriche, fino al XIII secolo la zona assai boscosa era nota come MITTENWALD, solo nel 1288 è documentato il villaggio presso la Corte (maso) di tale Chunradus Prennervon Mittenwalde, da cui il toponimo PRENNER e poi BRENNER.

L’attuale denominazione del Comune BRENNERO/ BRENNER comprende i territori dei soppressi Comuni di BRENNERO (che fino al 29 marzo 1923 si denominava SAN VALENTINO AL BRENNERO), di FLERES/PFLERSCH e di COLLE ISARCO/GOSSENSASS riuniti nell’unica circoscrizione amministrativa di COLLE ISARCO/GOSSENSASS, sancita dal Regio Decreto di Vittorio Emanuele III n. 445 del 07 marzo 1929.

La località di Colle Isarco/Gossensass(l’ipotesi più accreditata fa derivate il nome dal personale germanico Gotzo o Gozzo) si sviluppò e prosperò grazie all’attività minerariadal Medioevo fino al 1818, anno in cui le miniere d’argento e di piombo della Valle di Fleres vennero chiuse perché antieconomiche. Le antiche miniere hanno motivato la scelta della figura del minatore (bergmann) nello stemma comunale.

Le armi civiche del Comune di Brennero sono, infatti, quelle proprie di Colle Isarco, dato che la sede comunale vi è stata mantenuta. Si blasona: “Partito: il primo di rosso alle tre cime montuose di verde su cui poggia un minatore tenente nella mano destra un picconee nella sinistra una lampada da miniera; il secondo interzato in fascia d’argento, d’azzurro e d’oro”.

Alza la classica figura del minatore medioevale [da intendersi al naturale] con la lanterna ad olio, in campo rosso, su di un monte di tre cime allusivo al Passo del Brennero e affiancato dalle fasce argento/azzurro/oro, simboliche, a loro volta, sia della storia locale (sono i colori più diffusi nei masi della zona), sia dei tre territori antichi riuniti; nonché dell’oro, dell’acqua e dell’argento: ovvero le principali ricchezze dell’economia della zona che è nota fin dall’antichità proprio per le miniere di metalli preziosi e le fonti termali (fonti di Terme Brennero). In questa forma sono state riconosciute a Colle Isarco il 10 febbraio 1906 dall’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria.

Il 24 luglio 1938 dal Capo del Governo Mussolini assegnò al Comune di Brennero uno stemma differente, semipartito-troncato: nel primo una croce d’argento n campo rosso, nel secondo campo azzurro l’aquila imperiale delle Legioni Romane d’oro (racchiusa in un serto d’alloro) e, nel campo inferiore d’oro, una raffigurazione stilizzata del celebre Passo del Brennero con il cippo confinario e l’abete verde (della foresta del Brennero) al centro di una valle rocciosa. Questa composizione fu ideata nel 1933 dal Vice-prefetto di Bolzano, Ferruccio Annigoni. Successivamente, sono state ripristinate le armi attuali.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringraziano Giannandrea Andreoli, Andreas Kerschbaumer e Martin Axel Lugger per la preziosa collaborazione.

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Utet, Torino 1997.
Provincia Autonoma di Bolzano-Altoadige, MANUALE DELL’ALTO ADIGE, Giunta Provinciale, Bolzano 2004.
Hye (von, Franz-Heinz). SÜDTIROLER GEMEINDE WAPPEN. Entstehung, Begründung, Geschicte.Athesia, Bolzano 2005.
Prünster (H.), DIE WAPPEN DER GEMEINDEN SÜDTIROLS. Etschlandbücher, VeröffentlichungendesLandesverbandes fürHeimatpflege in Südtirol, Band 7, Bolzano 1972.
Tolomei (Ettore), PRONTUARIO DEI NOMI LOCALI DELL’ALTO ADIGE. Istituto di Studi per l’Alto Adige, Roma 1935.

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini



Profilo araldico


“Partito: il PRIMO di rosso sopra un monte di verde di tre cime un minatore, nella destra un martello da minatore, nella sinistra una lampada da miniera; il SECONDO interzato in fascia d’argento, d’azzurro e d’oro”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, oro, rosso
Partizioni:
partito semitroncato

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di rosso…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    24 Luglio 1938