Comune di Filattiera – (MS)

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Informazioni

  • Codice Catastale: D590
  • Codice Istat: 45006
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 2406
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 48.95
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Bagnone, Corniglia (PR), Mulazzo, Pontremoli e Villafranca in Lunigiana

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma del Comune di Filattiera si blasona: “D’oro, alla torre d’argento, cimata di due bandiere dello stesso”.

La figura della torre, abitualmente rappresentata come un piccolo castello, fa riferimento all’origine del suo capoluogo, il toponimo di Filattiera deriva dal greco Fulacterion, individuante un “luogo fortificato” parte del sistema difensivo bizantino che controllava la Lunigiana, creato intorno al 540 dal generale Belisario, a capo delle armate dell’Imperatore d’Oriente Giustiniano, per creare un confine settentrionale al territorio di Luni e impedire ai Goti di scendere verso Roma. Altre località vicine (Filetto, Filettino) con la stessa etimologia, confermano questa ipotesi.

Precedentemente però lo stemma del Comune, dal XVI secolo, quando divenne dominio fiorentino era una testa di gallo nera, sovrapposta ad uno scudo scaccato d’azzurro e d’argento. Il territorio era stato infatti venduto al granduca Cosimo I de’ Medici nel 1549 dal marchese Bernabò Malaspina, erede della casata feudale “dello Spino Fiorito”1 ed entrò nel Capitanato di Fivizzano.

Nel 1859 il Comune, assieme agli altri della Garfagnana (e della Lunigiana Estense, della Lunigiana Parmense, già domini dei Ducati di Modena e di Parma) entrò a far parte della nuova Provincia di Massa e Carrara.

(1): nel 1221 la dinastia dei Malaspina si spartì il grande territorio della Lunigiana sul quale esercitava la signoria. Sulla sponda destra venne creato il feudo dello “Spino Secco”, dal tradizionale emblema famigliare (un albero spinoso a sei rami nero), e sulla sponda sinistra quello dello “Spino Fiorito” (che brisava l’emblema dinastico con piccoli fiori sulle punte dello “spino”).

Nota di Massimo Ghirardi

Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

Pagnini (Gian Piero) a cura di, GLI STEMMI DEI COMUNI TOSCANI AL 1860. Polistampa, Giunta Regionale Toscana, 1991.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


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Profilo araldico


“D’oro alla torre d’argento, cimata di due bandiere dello stesso”

Colori dello scudo:
oro
Oggetti dello stemma:
bandiera, torre

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di giallo…”

Colori del gonfalone: bianco, giallo
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    1404
    concessione
    7 Agosto 1919