Comune di Fontanile – (AT)

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Informazioni

  • Codice Catastale: D678
  • Codice Istat: 5054
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 576
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 8.01
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Fontanile è un centro che si fa risalire al IV secolo, allorché gli abitanti delle vallate furono costretti a ritirarsi in luoghi elevati per proteggersi dalle incursioni barbariche.

 

Il nome del paese compare la prima volta in un documento del 1042 (Archivio di Stato di Torino), come Fontinalis. Tra il XII e XIII secolo si trova invece Fontanellis e Fontanis, che indica una “terra ricca di acque sorgive”.

 

Nella prima metà del X secolo il paese venne saccheggiato dai Saraceni, in seguito iniziò la costruzione di un borgo fortificato (intorno al 950) munito di fossato con due ordini di mura difensive. L’ordine più esterno era a forma rettangolare e aveva quattro torri difensive, che portavano il nome delle famiglie più importanti di Fontanile.

Il quartiere racchiuso venne chiamato “Villa” negli atti notarili del tempo.

 

All’epoca il villaggio era compreso nel Marchesato di Incisa, dall’XI secolo parte del Marchesato del Monferrato.

 

All’inizio del XIV secolo Fontanile con Mombaruzzo, Castelletto Molina, Quaranti, Maranzana e Casal Dagna chiesero al marchese il diritto di autogestirsi, autonomia che venne riconosciuta per ogni comunità con gli  “Statuti” del 1337.

 

Nel 1435, Fontanile passò sotto il dominio di Amedeo VIII, re di Sardegna, ma già dopo due anni venne restituita al Monferrato, il marchese Gian Giorgio approvò i nuovi “Statuti” nel 1532.

 

Dal 18 febbraio 1557, la marchesa Margherita Paleologa, duchessa di Mantova, il Senato del Monferrato venne trasferito da Casale a Fontanile.

 

Infeudato ai Peretti, nel 1558 il conte Michele Peretti, marchese d’Incisa, cercò di ripristinare i vecchi diritti feudali, ma la popolazione si ribellò e chiese al duca di Mantova (e del Monferrato) Vincenzo I Gonzaga di cacciare il conte che venne sostituito dai marchesi di Bevilacqua nel 1606.

 

 

Lo stemma del Comune è stato concesso il 5 marzo 1973: “Partito semitroncato; nel primo d’azzurro al monte di 3 cime di verde sostenente un castello d’argento, finestrato di rosso, merlato alla ghibellina al capo dell’impero; nel secondo di rosso alla fontana d’argento con doppio zampillo d’azzurro ricadente; nel terzo d’argento al gelso al naturale caricato di una vite fruttuosa pure al naturale. Motto: NUMQUAM SICCABlTUR ÆSTU”.

Il primo campo dello scudo rappresenta il paese di Fontanile, posto sui colli monferrini, il cui toponimo è “evocato” dalla fonte nel secondo campo.

 

Il motto si può tradurre: “Mai il calore lo ha seccato” o “Mai è seccato il calore”, riferito all’indomita indipendenza degli abitanti del paese.

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


Profilo araldico


“Partito semitroncato; nel primo d’azzurro al monte di 3 cime di verde sostenente un castello d’argento, finestrato di rosso, merlato alla ghibellina al capo dell’impero; nel secondo di rosso alla fontana d’argento con doppio zampillo d’azzurro ricadente; nel terzo d’argento al gelso al naturale caricato di una vite fruttuosa pure al naturale. Motto: NUMQUAM SICCABlTUR ÆSTU”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, oro, rosso
Partizioni:
capo, partito semitroncato
Oggetti dello stemma:
castello, cima, fontana, gelso, monte, vite, zampillo
Attributi araldici:
caricato, finestrato, fruttuoso, merlato alla ghibellina, ricadente, sostenente

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    5 Marzo 1973