Comune di Ivry-sur-Seine – (94)

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Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Ivry (sur-Seine dal 1897) è un comune del dipartimento della Val-de-Marne, nella regione Île-de-France e, attualmente, parte della regione metropolitana della Grand Paris.

Il toponimo è attestato dal 937 come Ivriacum in un documento di Luigi IV e potrebbe derivare dal nome della ivraie, nome francese della zizzania (nota anche come loglio, Lolium temulentum L.) pianta graminacea particolarmente diffusa nella zona, oppure dall’if, cioè dalla pianta del tasso  (Taxus baccata L.); o ancora dal gallo-romano Ebur-i-acum, letteralmente “fondo di Eburius” dal personale di un antico proprietario. Associato al determinante idronimo del fiume che la bagna.

Nel 1698 la città viene profondamente trasformata dall’architetto Pierre Contant, per farne una località di piacere e villeggiatura per i cittadini facoltosi della vicina Parigi.

Nel corso del XIX secolo il villaggio si trasforma in una città industriale, grazie alla forza motrice prodotta dalle acque della Senna, dalla posizione sulla via da Parigi a Basilea (rapidamente affiancata dalla ferrovia) si incrementa l’impianto di industrie, distillerie, birrerie, fabbriche per la lavorazione del caucciù… da poco più di 1.000 abitanti nel 1806, cinquant’anni dopo ne conterà oltre 13.000.

Lo stemma della città si blasona: “De gueules à la rivière d’argent posée en fasce et accompagnée de trois ancres d’or, au chef cousu d’azur chargé de trois roues d’engrenage aussi d’or” (Di rosso, alla riviera d’argento posta in fascia e accompagnata da tre ancore d’oro, al capo cucito d’azzurro caricato da tre ruote d’ingranaggio pure d’oro).

La “riviera posta in fascia” d’argento, potrebbe essere descritta anche come “fascia ondosa” e simboleggia la Senna, lungo la quale sviluppa la città, le ancore e le ruote d’ingranaggio richiamano il trasporto (soprattutto fluviale) e l’industria locale. Lo scudo ha un evidente carattere repubblicano, essendo accollato ad un fascio littorio (cimato dal berretto frigio, insignito di coccarda tricolore). Da notare che il capo dello scudo mostra nel campo azzurro, in luogo dei tradizionali gigli d’oro orléanisti, le ruote d’ingranaggio.

Nota di Massimo Ghirardi

1: priva di fondamento, dato il contesto grafico e storico, la notizia che potrebbe alludere alla fonte che, secondo una leggenda locale, l’eremita saint Frambourg fece scaturire miracolosamente per nascondere la grotta dove si era rifugiato per restare in solitudine. Oggi Saint-Frambourg è una località del comune d’Ivry con una chiesa costruita sul luogo dell’eremitaggio.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Note stemma


Lo stemma della città si blasona: “De gueules à la rivière d’argent posée en fasce et accompagnée de trois ancres d’or, au chef cousu d’azur chargé de trois roues d’engrenage aussi d’or” (Di rosso, alla riviera d’argento posta in fascia e accompagnata da tre ancore d’oro, al capo cucito d’azzurro caricato da tre ruote d’ingranaggio pure d’oro).

La “riviera posta in fascia” d’argento, potrebbe essere descritta anche come “fascia ondosa” e simboleggia la Senna, lungo la quale sviluppa la città, le ancore e le ruote d’ingranaggio richiamano il trasporto (soprattutto fluviale) e l’industria locale. Lo scudo ha un evidente carattere repubblicano, essendo accollato ad un fascio littorio (cimato dal berretto frigio, insignito di coccarda tricolore). Da notare che il capo dello scudo mostra nel campo azzurro, in luogo dei tradizionali gigli d’oro orléanisti, le ruote d’ingranaggio.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune