Città di Kyïv – Kiev – (KA)

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Storia dello stemma e del comune

Lo stemma attuale di Kiev (Киев, che è l’esonimo in versione russa dell’ucraino Kyïv / Київ, che in italiano corrisponde all’aulico Chiovia), la capitale dell’Ucraina, mostra l’immagine dell’Arcangelo Michele, è stato approvato dal Consiglio Comunale nel 1995 (assieme alla bandiera cittadina) secondo il modello grafico approntato dall’architetto e illustratore George Kurovsky.

 

Si blasona: “d’azzurro, all’arcangelo Michele, vestito dall’armatura d’argento carica della figura solare stilizzata, col manto di porpora appuntato sulla spalla destra, nimbato d’oro; tenente con la destra una spada infiammata dello stesso e con la sinistra uno scudo d’argento crociato d’oro”.

 

L’arcangelo è rappresentato come un antico “variago” (o “variego”) uno dei membri della guardia del corpo dell’imperatore di Costantinopoli (i cui membri, di solito, erano di origine norrena, cioè vikinghi, o dei loro consanguinei rus’), con armatura d’argento e manto porpora. Sul petto è raffigurato il simbolo del sole e con la mano destra tiene la spada di fuoco, con la quale difende la città della quale è anche il santo protettore.

 

Storicamente l’arcangelo era patrono della dinastia reale nel XII secolo, quando Svyatopolk Izyaslavovich, gran principe di Kiev, fece costruire la cattedrale di San Michele con la sua caratteristica cupola dorata e venne mantenuto anche da Vladimir Monomakh e dai suoi discendenti.

 

Araldicamente compare nel XVI secolo, insieme all’adozione sistematica del sistema araldico anche nei territori “russi”, come simbolo del Voivodato di Kiev.

La città aveva in quel periodo un altro emblema: un arco incoccato tenuto da due mani, registrato nello stemmario di Konrad Grünenberg del 1480.

Fin dall’inizio ci fu un certo contrasto con l’altro patrono locale, San Giorgio, la cui figura aveva caratterizzato precedentemente la città e che oggi rimane sullo stemma dell’Oblast (Provincia) di Kiev. Per gli slavi l’arco era l’arma di difesa principale e simboleggia la prontezza a difendere i propri diritti e fu un emblema antimongolo durante le terribili incursioni dell’Orda nelle zone nordorientali della Russia fino al 1480.

Dal XVII secolo l’arco venne sostituito da una balestra d’oro in campo azzurro. Nel 1782 per ordine della zarina Caterina, venne adottato uno stemma descritto come “l’Arcangelo Michele in una corta tunica su un campo azzurro” e dal 1856 al 1918 fu insignito con la corona imperiale, una cornice di rami di quercia e la decorazione del nastro dell’Ordine dello zar Alessandro.

Nel 1917-1918, durante la breve indipendenza ucraina a seguito della Rivoluzione, si propose uno primo stemma con la figura dell’arcangelo, progettato da George Narbut, con lo scudo caricato dal sigillo di Vladimir(“Tridente”) e una balestra. Non ebbe successo e per lungo tempo non si ebbe un simbolo proprio per la città. Solo nel 1969 apparve uno scudo diviso verticalmente, rosso e blu, simbolo della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, al centro era raffigurato un arco d’argento e un ramo di castagno in fiore (dal 1973 essenza emblematica della città), con il toponimo КИЇВ e le immancabili falce e martello, un piccolo scudetto riportava una stella, alludente alla “città eroina”, titolo onorifico ottenuto insieme alla relativa decorazione per il comportamento della popolazione durante la Seconda Guerra mondiale.

La città di Kiev venne rifondata presso un primitivo insediamento (che lo storico goto Giordano chiama Danaprstadr), intorno al V secolo, lungo la via che collegava Costantinopoli coi territori del nord-est europeo. Dominata dalla popolazione slava (variaga) venne denominata Kiev, dal nome del su fondatore Kij (o Kyi, rappresentato insieme ai due altri fratelli e alla sorella, nel monumento nella centrale Majdan Nezaležnosti – Piazza dell’Indipendenza), e il principe Oleg di Novgorod ne fece la capitale di tutte le Russie. La regione intorno era denominata Rus’ e gli abitanti di Kiev (kieviani) erano chiamati generalmente “rusnici” o anche “rusici”, dai quali l’odierno “russi”.

Dall’882 al 1169 Kiev fu quindi la capitale di un Gran Principato (slavo-variago) noto come Rus’di Kiev, che venne devastato dai mongoli nel 1240.

Intorno al 1263 la città passò sotto il dominio del principato di Galizia-Volinia, poi al granducato di Lituania nel 1362, al regno di Polonia nel 1569. Nel 1648 ebbe un breve periodo di indipendenza come Stato dei cosacchi fino al 1654 quando entrò nel grande Impero Russo.

La città è gemellata con numerose città del mondo, tra le quali Ankara (1993), Atene (1999), Baku, Bratislava, Belgrado, Bruxelles, Budapest, Chicago, Chișinău, Cracovia (1976), Edimburgo, Helsinki, Kyoto, Lipsia, Minsk, Monaco di Baviera, Odense, Pechino (dal 1993), Pretoria, Riga, Rio de Janeiro, Santiago del Cile, Sofia, Stoccolma, Tallin, Tbilisi (1999), Tirana, Toronto, Tolosa, Varsavia, Vienna, Vilnius, Wuhan, Erevan, Tampere.

Due città italiane sono gemellate con Kiev: Firenze dal 1967 e Itri (Latina).

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini




Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Profilo Araldico

“Drappo di azzurro caricato dello stemma comunale nudo”.

bandiera ridisegnata

Reperito da: Massimo Ghirardi

Disegnato da: Bruno Fracasso

bandiera Ufficiale
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LEGENDA

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