Comune di Levanto – (SP)

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Informazioni

  • Codice Catastale: E560
  • Codice Istat: 11017
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 5592
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 38.11
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lèvanto (Levànto in ligure, Lievànto nella variante locale) è un comune della provincia di La Spezia.

Citato come Levantum, deriva dal latino medioevale levantem, oriente, nel senso di “luogo che si trova a oriente di Genova”.

Già in epoca romana esisteva un piccolo borgo denominato Ceula, situato sulle colline, che costituiva un nodo strategico di grande importanza in virtù della sua ubicazione lungo la Via Ligurum che passava vicino alla costa.

Nel 476, con la caduta dell’Impero romano d’Occidente, anche il borgo romano di Ceula venne assoggettato all’Impero bizantino e poi ai Longobardi.

All’inizio del IX secolo l’attuale campanile della Chiesa di San Siro fungeva da torre di avvistamento e di difesa contro i pericoli provenienti dal mare.

Con diploma imperiale di Federico Barbarossa, datato al 1164, il primitivo abitato costiero di Levanto, citato per la prima volta in un documento ufficiale, è confermato quale proprietà feudale della famiglia Malaspina.

A partire dal XIII secolo, l’importanza dell’abitato collinare, amministrato dai signori di Zolasco, iniziò a diminuire a vantaggio del nuovo insediamento di Levanto e il Borgo ebbe inizialmente una sorta di autonomia.

Il dominio sul borgo marinaro di Levanto passa successivamente ai Da Passano, vassalli dei Malaspina, che incrementarono i traffici commerciali soprattutto del sale.

Furono gli stessi Da Passano ad avviare i primi contatti con Genova che si trasformarono in un vero e proprio atto di fedeltà dal 1132 e ancora nel 1229 con la totale dedizione verso la Repubblica di Genova che mantenne alla famiglia i privilegi storici e le proprietà feudali del Borgo. Nel 1247 anche i possedimenti della Valle, sempre amministrati dai signori di Zolasco, furono ceduti da questi ultimi alla repubblica genovese.

Levanto diventa, quindi, un importante scalo commerciale del levante ligure, alimentato dalle vie di comunicazione terrestri, di cui la più importante era la via Francigena.

Dopo il medioevo, il borgo si sviluppa con l’edificazione del Borgo nuovo (o Stagno) nella piana del torrente Ghiararo, mentre la difesa della costa e la protezione dei prodotti esportati portano a una ricostruzione del castello.

Nel 1515, la Repubblica cede la sovranità su Levanto alla Casa di San Giorgio che òli restituisce alla Repubblica giudicandoli antieconomici.

Dal 1607, fu sede dell’omonimo capitaneato che seguì le sorti e le glorie della repubblica genovese fino alla dominazione napoleonica.

Con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientra nel Dipartimento del Vara, come capoluogo.

Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814, viene inserito nel Dipartimento degli Appennini.

Nel 1815, è inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861.

Lo stemma

Lo stemma non risulta ufficialmente concesso. Si può blasonare come “D’azzurro al palo di oro al capo di Genova che è di argento alla croce di rosso”.

Il Capo di San Giorgio o di Genova si riferisce all’appartenenza alla Repubblica di Genova del territorio cittadino.

Lo stemma potrebbe, invece, riprendere i colori dei Da Passano che alzano uno stemma “Troncato di azzurro e di oro, al leone di uno nell’altro sormontato da tre gigli di oro”.

Alcune versioni più antiche dello stemma comunale, in uso un secolo fa, si blasona: “Troncato di argento e di rosso: nel primo alla croce di rosso; nel secondo al palo di oro”. Questo farebbe, invece, pensare agli smalti dei Malaspina che  alzano uno scudo troncato di oro e di rosso, in particolare utilizzano questi colori i Malaspina Cybo.

Note di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini



Profilo araldico


“D’azzurro al palo di oro al capo di Genova che è di argento alla croce di rosso”

Colori dello scudo:
argento, azzurro, oro, rosso
Partizioni:
capo
Pezze onorevoli dello scudo:
capo di Genova, croce, palo

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune