Comune di Moransengo-Tonengo – (AT)

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Informazioni

  • Comuni confinanti:

    Casalborgone, Lauriano, Cavagnolo, Brusasco, Brozolo, Cocconato, Aramengo

Storia dello stemma e del comune

Dal 1° febbraio 2023 i due Comuni di Moransengo e Tonengo sono confluiti nel nuovo comune di Moransengo-Tonengo. Lo ha sancito la Legge Regionale n. 27 del 27 dicembre 2022. È la prima fusione in provincia di Asti.

Il referendum consultivo regionale si è svolto il 6 novembre 2022. A Moransengo ha risposto Sì il 74,47% dei votanti mentre a Tonengo l’86,36%. I favorevoli alla fusione rappresentano l’80,22% dei votanti. Alla data del censimento del 2011, la popolazione del nuovo comune è di 397 abitanti.

 

 

Moransengo

 

Moransengo (Moransengh o Morarsengh in piemontese) è una frazione di 186 abitanti del comune di Moransengo-Tonengo della provincia di Asti. Comune autonomo fino al 2022, dal 1º gennaio 2023 si è fuso col comune di Tonengo per dare vita al nuovo comune di Moransengo-Tonengo.

Come altri paesi della zona il suffisso -engo sta a indicare la sua origine germanica e più esattamente longobarda. Il nome originale Muratianum Astensium, assegnatogli dai latini, venne successivamente modificato in Moransengum, dopo l’insediamento, intorno al 700 d.C., di un villaggio di popolazioni di origine longobarda. Non si sa nulla dei primi secoli del Medioevo; è comunque certo che sia stato un feudo del vescovo di Vercelli. Nel 1164 Federico Barbarossa confermò il dominio del marchese Guglielmo il Vecchio di Monferrato. Fino agli inizi del ‘700 la storia del luogo rimarrà legata alle vicende della signoria di Montiglio.

Il Castello, di antica origine, nel 1680, fu acquistato dal mercante Carlo Andrea Galiziano che assunse il titolo di Conte, e la sua discendenza rimase a lungo padrona del paese. Nel 1704, in seguito all’assedio di truppe francesi che saccheggiarono il paese e incendiarono il castello, il nucleo abitativo si spostò verso l’attuale parrocchiale ed il Castello subì radicali trasformazioni che lo portarono ad assumere l’attuale aspetto di residenza signorile.

 

 

Tonengo

 

Tonengo (Tonengh in piemontese) è una frazione di 246 abitanti del comune di Moransengo-Tonengo nella provincia di Asti.

Comune autonomo fino al 2022, dal 1º gennaio 2023 si è fuso col comune di Moransengo per dare vita al nuovo comune di Moransengo-Tonengo.

Tonengo può vantare origini antiche: secondo alcuni studiosi potrebbe essere stato fondato dai Cimbri. Si trova sulla antica strada romana che univa Asti ad Industria.

Nel 770 era un paese di una certa importanza, che l’imperatore Carlo Magno diede in feudo ad Aimone Radicati, conte di Cocconato. In seguito, Tonengo entrò a far parte dell’orbita del marchesato del Monferrato e, nel 1292, si ha notizia di un sanguinoso scontro bellico ad opera degli Astesi che assediavano Albugnan, e che a Tonengo sconfissero le truppe del marchese del Monferrato.

Nei secoli XVI e XVII appartenne ai signori di Gattinara e di Settimo. Con il trattato di Cherasco del 1691, Tonengo entrò a far parte del Ducato di Savoia.

Nel 1928 fu aggregato al Comune di Cocconato e solo dopo l’ultima guerra mondiale divenne nuovamente Comune autonomo.

Il comune ha subito un forte spopolamento negli ultimi cento anni, dimezzando la popolazione residente dall’anno 1921 ad oggi.

 

Note di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


L'ideatore è: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Giancarlo Scarpitta

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


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Profilo araldico


“Di cielo, alla torre coperta, di rosso, munita di banderuola triangolare d’azzurro, volta a sinistra, mattonata, chiusa e finestrata di nero, fondata sulla bassa collina di verde movente dalla punta. Essa torre addestrata dalle tre spighe di grano, d’oro, impugnate e legate d’argento e sinistrata dal grappolo d’uva, di porpora, unita al tralcio al naturale, posto in fascia e pampinoso di due di verde. Ornamenti esteriori da Comune”.

Note stemma


Si propone di assumere i simboli principali dei precedenti comuni soppressi e cioè la torre coperta e banderuolata su collina per Moransengo e le spighe di grano ed il grappolo d’uva per Tonengo.

Colori dello scudo:
azzurro

Gonfalone ridisegnato


L'ideatore è: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Giancarlo Scarpitta

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo troncato di rosso e di bianco, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma comunale con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.”

Note


Proposta di Giancarlo Scarpitta

Per il gonfalone si propone l’adozione di un drappo troncato di rosso e di bianco a ricordare sinteticamente lo stemma del Monferrato (d’argento al capo di rosso) che sono anche i colori specifici (assieme all’azzurro in comune) nonché i colori del capoluogo Asti. Quindi, i colori sono un forte evento richiamo storico locale.

 

Proposta di Giancarlo Scarpitta:

Colori del gonfalone: bianco, rosso
Partizioni del gonfalone: troncato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune