Comune di Pignan – (34)

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Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Pignan (in occitano Pinhan) è un comune francese situato nell’Hérault nella regione dell’Occitania. I suoi abitanti sono detti Pignanais e Pignanaises.

Per quanto alcuni tendano a far derivare il nome dai pini e dai loro frutti, le pigne, L’origine del nome Pignan è di tipo prediale. Presumibilmente un proprietario romano di nome Pinnium o Plinium ha dato il nome al fondo. Lo confermerebbe anche il nome latino, Pinianum o Pinna.

Tracce del neolitico si trovano in alcune zone cittadine, mentre le vestigia romane sono molto più frequenti: sono ancora visibili le fondamenta delle abitazioni e sono stati trovati resti di presse per il vino, cantine e altri oggetti che confermano la vocazione vinicola del territorio.

Nel 517, la decisione di costruire una chiesa, come riportato “Charte de Thierri”, figlio di Clovis, Conte della Gallia Narbonnese e della Provenza, rende stabile la popolazione.

La prima menzione del castro, villaggio fortificato, è del XII secolo dove vengono citate le “bistorri di Pignan”.

Pignan si sviluppò nel Medioevo e venne chiuso da mura con porte di comunicazione di cui restano i resti di una. La chiesa collegiale era molto potente e aveva un prevosto che dominava una quarantina di priorati del dipartimento. Era, inoltre, sede di un potente castello i cui signori prestano più volte giuramento di fedeltà, ma, malgrado questo, vengono assaliti da Guglielmo VII di Montpellier e il castello viene distrutto tra il 1160 e il 1162.

Durante la Guerra dei cent’anni, Pignan e i suoi dintorni subiscono il passaggio dei contingenti militari.

Anche le guerre di religione, essendo la vicina Montpellier un bastione del protestantesimo, non la risparmiano. Così, nel 1570 sono le truppe protestanti di Condé, Navarre e Coligny a assediare il villaggio in mano ai cattolici. Nel 1622, sono le truppe cattoliche ad assediarla e, al momento della conquista, il re di Francia ordina la distruzione del castello.

 

Le armi di Pignan si blasonano così: “D’azur à un château à deux tours d’argent, maçonné de sable, accompagné en chef, à dextre d’un écusson de gueules chargé d’une croix cléchée, vidée et pommetée d’or, à senestre d’un écusson d’or aux quatre pals de gueules et en pointe d’un pin d’or”.

 

In Italiano: “Di azzurro, al castello a due torri d’argento, mattonato di nero, accompagnato in capo, a destra da uno scudo di rosso caricato da una croce inchiavata, vuotata e pomellata di oro, a sinistra da uno scudo di oro ai quattro pali di rosso e, in punta da un pino di oro”.

 

Lo stemma riprende, appunto un’etimologia che vuole fare provenire il nome del paese dal pino marittimo. Nel contempo il centro dello scudo è occupato dal castello con due torri che caratterizzava la città prima della distruzione. Le due torri ricordano, in tutta evidenza, le “bisturris” della prima citazione della cittadina. I due scudetto rammentano l’appartenenza alla zona dell’Occitania (alla destra araldica) e a quella catalana.

 

 

 

Note di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Di azzurro, al castello a due torri d’argento, mattonato di nero, accompagnato in capo, a destra da uno scudo di rosso caricato da una croce inchiavata, vuotata e pomellata di oro, a sinistra da uno scudo di oro ai quattro pali di rosso e, in punta da un pino di oro”.

Oggetti dello stemma:
castello, croce, pino, scudo, torre
Pezze onorevoli dello scudo:
palo
Attributi araldici:
a destra, a sinistra, accompagnato in capo, caricato, in punta, inchiavata, mattonato, pomellata, vuotata

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune