Comune di Pont Canavese – (TO)

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Informazioni

  • Codice Catastale: G826
  • Codice Istat: 1199
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3756
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 19.34
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Pont Canavese (Punt in franco-provenzale) è un comune montano dell’area linguistica franco-provenzale del Piemonte, nella provincia (Città Metropolitana) di Torino.

 

La zona alluvionale creata dai torrenti Orco e Soana, affluenti del Po, è incisa da profonde vallate per attraversare le quali sono stati costruiti numerosi ponti.  Presso il passaggio su due fiumi, con relativi ponti, particolarmente importante venne fondata la località di celto-ligure di Rordilitegna o Rordiliteguam, citata in un atto di donazione di Ottone alla Chiesa di Vercelli nell’anno 1000, che significa “passaggio tra due valli” o “passaggio su due fiumi“.

Nel periodo della dominazione romana è documentato Ad duos pontes, corrispondente all’attuale Pont. Durante il Medioevo verranno utilizzate denominazioni diverse: Ponto, Curie Ponti, Villa Ponti).

 

I marchesi di Ivrea, della dinastia degli Arduinici, saranno i promotori dello sviluppo urbanistico di quello che verrà identificato come Castrum Pontis, grazie al loro sostegno venne edificata la pieve di Santa Maria, sorta sui resti di un tempio pagano, l’incastellamento e la costruzione delle torri Ferranda e Tellaria.

 

Nel XVI secolo il borgo assumerà un aspetto più elegante con la costruzione dei portici e la ricostruzione della cappella castrense di San Costanzo, promossa a parrocchiale.

 

L’abbondanza di acque ha sempre determinato e alimentato l’economia locale: la possibilità di produrre forza motrice e, in seguito, energia elettrica ha favorito lo sviluppo di attività artigianali (fucine, concerie, mulini, filande…) e Pont divenne sede di mercato facendo del paese un polo importante e particolarmente vivace.

 

Lo stemma civico è un classico esempio di “stemma parlante” che richiama la reale conformazione della valle, in uso da tempo e riconosciuto con DCG del 16 dicembre 1935, dove si blasona: “Un ponte di due arcate d’argento fondato su due rocche di verde moventi dai lati in capo azzurro”.

 

Il gonfalone venne invece concesso vent’anni più tardi, con DPR dell’11 marzo 1953, come “…drappo di colore rosso riccamente ornato di ricami in argento e comprendente lo stemma del Comune”.

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“D’azzurro al ponte di due arcate d’argento fondato su due rocce di verde moventi dai lati”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
arcata, lato, ponte, roccia
Attributi araldici:
fondato, movente dai lati

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di colore rosso riccamente ornato di ricami in argento e comprendente lo stemma del Comune”.

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    16 Dicembre 1935

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    11 Marzo 1953