Comune di Ponte – (BN)

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Informazioni

  • Codice Catastale: G827
  • Codice Istat: 62053
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 2695
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 17.79
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Ponte prende il nome e le origini da un antico ponte in pietra di epoca romana che costituiva il passaggio della via Latina sul torrente Alenta.

Il borgo antico è medioevale, con un castello di origine normanna edificato nell’XI secolo, non mancano però testimonianze che documentano una frequentazione risalente già al neolitico e poi all’età del ferro.

Il ritrovamento di mattoni tondi in cotto documenta l’esistenza di un complesso romano, probabilmente una villa rustica.

Il primo documento scritto conosciuto è un atto notarile dell’849 in cui si fa riferimento a beni situati “ad pontem lapideum”.

Nel 980, Leone Ostiense, abate benedettino, definì il luogo “Pons Sanctae Anastasiae“, in una donazione del principe longobardo Pandolfo Capodiferro al monastero di Santa Anastasia. All’abate veniva anche concessa la facoltà di costruirvi un castello e renderlo abitato.

Il castello fu subito realizzato e già nell’anno 1087 il trasferimento della piccola comunità pontese, dall’abbazia al castello doveva essersi completato. Un documento del 1087 cita come primo signore del castello di Ponte, Baldovino il Normanno, vassallo del conte Rainulfo.

Nel 1134 il castello dovette subire, da parte di re Ruggiero il Normanno, il suo primo assedio con successiva capitolazione.

Ai tempi di Federico II fu posseduto da Nebulone di Ponte, il quale ebbe in custodia, prigioniero guelfo, il nobile piacentino Vitolo Palastuello.

Nel 1266 fu occupato dalle truppe francesi di Carlo d’Angiò, prima della famosa battaglia con Manfredi di Svevia.

Il nuovo sovrano francese, nel 1269, donò il castello a Giovanni Frangipane della Tolfa che, con il suo tradimento, aveva permesso la cattura di Corradino di Svevia.

Quindi, numerosi feudatari si alternarono nel possesso del paese: i Sanframondo, i Carafa, i Crispano, i Carbone, i Caracciolo.

Nel 1585 il feudo fu acquistato dai Sarriano e fu da questi governato fino all’abolizione del regime feudale.

Nel 1811 il paese passò alla Provincia del Molise e, nel 1829, perse la propria autonomia e, con decreto reale di Francesco di Borbone, annesso a Casalduni.

Nel 1892 venne staccato da Casalduni per essere unito a Paupisi ed infine, il 22 giugno 1913, divenne comune autonomo.

 

Lo stemma e il gonfalone non risultano ufficialmente concessi. Nello stemma viene riportato, in modo parlante il ponte mentre, in alto, viene ripreso il castello (stilizzato) edificato dall’abate del monastero di Santa Anastasia.

 

 

Note di Bruno Fracasso

Liberamente tratte dal sito istituzionale del Comune

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Giovanni Giovinazzo

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


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Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
argento

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune