Comune di Reykjavík – (R)

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Storia dello stemma e del comune

Il nome della “Città di Reykjavík” (ufficialmente, Reykjavíkurborg, proprio “città di Reykjavík”), si può tradurre con “baia fumosa” e le fu assegnato dal fondatore, Ingólfur Arnarson per via dei vapori geotermali che caratterizzavano la zona. Il cronachista Ari Thorgillsson afferma che l’isola era già abitata da monaci cristiani i quali, all’arrivo dei vichinghi, lasciarono l’isola per non dover convivere con i pagani.

 

Il Landnámabók (Libro della Colonizzazione) narra, in forma di saga, che il norvegese Ingólfur Arnarson, fondò Reykjavík nell’anno 874 seguendo un rituale vichingo che consisteva nel gettare in mare i pali portanti della sua precedente residenza e vedere dove si arenavano, in quel punto gli dei avrebbero permesso la nascita di un nuovo insediamento. Scavi archeologici confermano che vichinghi norvegesi si sono effettivamente stabiliti nell’area della capitale nel periodo indicato dalla narrazione, è stata persino individuata una parte di quella che potrebbe essere stata la casa di  

Ingólfur, nelle vicinanze del Parlamento e del Municipio.

 

All’inizio era un centro modesto, formato da alcune fattorie di coloni, e tale rimase fino al 1749 quando Skúli Magnusson, giudice di Bessastaðir (oggi località del comune di Garðabær), decise di trasformare la zona in un centro di lavorazione della lana, in contrasto con i monopolisti danesi (all’epoca l’isola era territorio del Regno di Danimarca), per questo Magnusson è considerato il vero padre della città.

 

Nel 1783 ci fu una catastrofica eruzione del vulcano Laki (presso Kirkjubæjarklaustur), che fece allentare le restrizioni imposte dalla Danimarca, a Reykjavik si installarono anche alcune industrie di trasformazione del pescato e cantieri navali. Gli abitanti non arrivavano a due centinaia, ciononostante nel 1786 ottenne lo status di “città”, come Kaupstaður, denominazione che indica come l’economia fosse legata anzitutto al commercio, con particolari diritti commerciali, assieme ad altre cinque località islandesi.

 

Alla fine del secolo vi venne trasferita la sede vescovile; lentamente Reykjavík divenne il centro culturale del Paese.

 

Gli aumentati scambi con altri paesi fecero nascere negli isolani l’idea indipendentista dalla metà del XIX secolo. Nel 1845 vi venne trasferito anche il Parlamento (Althing, o Alþingi) che, all’epoca, non aveva un vero potere legislativo o amministrativo, ma solo consultivo e rappresentativo nei confronti del re di Danimarca; da quel momento la città è considerata la capitale del Paese.

Nel 1874, il parlamento ottenne alcuni poteri legislativi, molto limitati, e una Costituzione, pur mantenendo la soggezione al Governo Danese.

 

Nel 1904, anche il Governo esecutivo si trasferì a Reykjavík e, dal 1° dicembre 1918, l’Islanda divenne un Regno, unito a quello Danese, contestualmente la città divenne anche ufficialmente la capitale (con 17.000 abitati nel 1920).

 

Nella prima metà del XIX secolo prosperò grazie al commercio dello stoccafisso, del merluzzo e dei prodotti ittici in genere. Purtroppo seguì una feroce depressione (raccontata nei romanzi del premio Nobel Halldór Laxness); la ripresa si ebbe con la Seconda Guerra Mondiale, quando l’Islanda riforniva prodotti ittici agli alleati, alla fine della quale si ebbe l’occupazione degli inglesi e degli americani dopo di loro (i quali promossero la costruzione dell’aeroporto internazionale di Keflavík), che ottennero il diritto di stabilire permanentemente le proprie truppe nei dintorni, cosa che creò un gran numero di posti di lavoro.

 

Il 17 giugno 1944 venne proclamata a Þingvellir la Repubblica d’Islanda con Reykjavík come capitale, sede del Governo, mentre la sede del presidente della repubblica (che ha funzioni rappresentative) si trova a Bessastaðir (un sobborgo di Reykjavík).

Lo stemma, stilizzato, mostra i due pilastri della casa del fondatore Ingólfur Arnarson che galleggiano nel mare (le due linee verticali rappresentano i pilastri e le tre fasce orizzontali dentate il mare). Risale alla fine del XVIII secolo e, nella forma in uso, furono disegnate nel 1951 e ufficialmente adottate dalla città di Reykjavík il 6 giugno 1957. Prima di allora l’Amministrazione locale utilizzava, dal 1815, un semplice sigillo raffigurante un pescatore con accanto uno stoccafisso. 

 

La capitale è gemellata con numerosi centri, tra i quali:

Copenaghen, Stoccolma, Helsinki, Tórshavn (Þórshöfn, in islandese, Isole Fær Øer), Nuuk/ Godthåb (Groenlandia), Vilnius (Lituania), Oslo, Winnipeg (Canada), San Pietroburgo (Russia), Weilburg (Germania).

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

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