Comune di Saint-Brès – (34)

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Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Saint-Brès (in occitano Sant Breç) è un comune francese del dipartimento dell’Hérault, nella regione dell’Occitania.

I suoi abitanti sono chiamati Saint-Brésois e Saint-Brésoises.

I primi scritto che evocano il villaggio sono del IX secolo.

La leggenda, tuttavia, vuole che il fondatore sia stato san Bresso (santo presente anche in molte culture occitane del Piemonte occidentale e in alcune franco-provenzali della Valle d’Aosta) che fu vescovo di Tours nel 397. Fu discepolo di San Martino di Tours, ma lasciò il monastero per vivere nel lusso. Arrivato al seggio episcopale cambiò il suo stile di vita, ma fu accusato di aver messo incinta una delle sue religiose. Per discolparsi e riavere la sua sede episcopale, dovette recarsi a Roma dal papa e, durante questo suo viaggio, fondò il villaggio di Saint-Brès.

Perdonato, sarà chiamato nuovamente a dirigere la sua sede episcopale con una condotta degna di elogio. Dopo la sua morte viene canonizzato e sepolto vicino a San Martino di Tours. Nel 580, Gregoria di Tours fa trasferire le sue reliquie a Clermont-Ferrand.

La sua festa è il 13 novembre ed è tuttora la festa patronale del villaggio. Il proverbio dice : « À la Saint-Brice, le temps sera celui du Jour de l’An » (Nel giorno della festa di san Bresso, il tempo sarà quello del Giorno dell’anno).

A partire dal XII secolo la sua collocazione sulla strada reale tra Nîmes e Montpellier ne favorisce lo sviluppo. Villa Saint Bricii  e la sua chiesa appartengono al vescovo di Maguelone e ai suoi successori. A partire dal XIII secolo, dipende dalla baronia di Lunel e quindi, nel XVI secolo, dal marchesato di Castries, fino alla Rivoluzione quando la sua chiesa viene riannessa alla diocesi di Montpellier.

La strada che la traversa porta al passaggio di molti diversi personaggi. Tra questi anche Luigi XIV che l’avrebbe utilizzata, nel 1660, per raggiungere Saint-Jean-de-Luz per sposarvi l’infante Marie-Thérèse.

Lo stemma di Saint-Brès si blasona: «D’azur à un saint Brès évêque d’or issant de la pointe de l’écu tenant dans sa dextre une crosse du même et dans sa senestre un livre de gueules.  ».

In italiano: “Di azzurro, a san Bresso vescovo di oro movente dalla punta dello scudo tenente nella sua mano destra un pastorale dello stesso e nella sua sinistra un libro di rosso”.

Lo stemma appare nell’armoriale del D’Hozier come stemma della comunità di Saint-Brès, ma è rovesciato rispetto all’attuale: il santo afferra con la sinistra il pastorale dato che la destra è benedicente.

Nota di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“Di azzurro, a san Bresso vescovo di oro movente dalla punta dello scudo tenente nella sua mano destra un pastorale dello stesso e nella sua sinistra un libro di rosso”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
San Bresso, libro, mano, pastorale, vescovo
Attributi araldici:
destra, movente dalla punta, nascente, sinistra, tenente

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune