Città di San Vito dei Normanni – (BR)

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Informazioni

  • Codice Catastale: I396
  • Codice Istat: 74017
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 19801
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 66.36
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma di San Vito dei Normanni si blasona: “D’azzurro, al cane d’argento, tenente in bocca un ramo di olivo, passante innanzi ad una torre merlata d’argento, terrazzata di verde, aperta, finestrata e murata di nero”.
Rappresenta la “fedeltà” (simboleggiata dal cane) della città, rappresentata dalla torre alludente all’antico fortilizio che ne è all’origine, all’ideale della pace e, indirettamente, alla pregiata produzione locale di olio d’oliva.
Secondo la tradizione la città (titolo formalmente concesso il 14 aprile 1994) trae origine da una torre fatta erigere a controlla del territorio e della riserva di caccia dal normanno Boemondo d’Altavilla (1050 ca-1111), figlio di Roberto “il Guiscardo”. La torre era abbastanza imponente: mura di oltre un metro, merlata e munita di feritoie su tutti i lati per
cerbottane, balestre e archibugi, nonché un largo fossato per impedirne l'accesso. Alcuni reperti archeologici però fanno ritenere che l’insediamento molto sia più antico: addirittura risalente all’età del Bronzo, dopodiché fu certamente un centro messapico (VIII sec a.C.).
Il primo documento che ne attesta l’esistenza è una pergamena del 1180 nella quale viene citato, con Ostuni e Carovigno, anche il casale di San Vito. I primi abitanti sarebbero state popolazioni dalmate o balcaniche, denominate “Schiavoni”, che dettero il primo nome al casale “San Vito degli Schiavi” (il termine latino “schiavone” deriva dal tardolatino sclavus corrispondente al latino servus, appellativo dato dai Romani a quelle popolazioni).
Un borgo si sviluppò comunque sul finire del Medioevo intorno alla torre normanna, e gli abitanti dei casali vicini si trasferirono a San Vito per sottrarsi alle scorrerie dei Saraceni.
Fu solo nel 1400 che l’antico casale venne organizzato a Comune, sebbene vincolato alla servitù feudale.
Il toponimo fu instabile nel corso del tempo: da San Vito degli Schiavi o, anche, Schiavoni a San Vito, o ancora San Vito in Terra d’Otranto, fino al R. D. del 13 dicembre 1863 con il quale venne stabilita l’attuale denominazione di San Vito dei Normanni.

Nota di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Giacomo Zaccaria per la gentile collaborazione

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Reperito da: Anna Bertola

Fonte: Giovanni Giovinazzo

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“D’azzurro, al cane d’argento tenente in bocca un ramo di ulivo, passante , innanzi ad una torre merlata d’argento, terrazzata di verde, aperta, finestrata di nero. Ornamenti esteriori da Città”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
cane, ramo di quercia, torre

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo rettangolare di stoffa di colore rosso terminato nella parte inferiore a tre bandoni a forma di vajo irregolare, il centrale più lungo, riccamente ornato con ricami d’oro e caricato dello stemma sopradescritto, sormontato dalla iscrizione in oro “CITTÀ DI SAN VITO DEI NORMANNI”.

La stoffa sarà inchiodata per il lato corto superiore ad un’asta orizzontale con pomi artisticamente dorati alle due estremità e sospesa mediante lacci dello stesso, con fiocchi simili pendenti dai due lati del gonfalone ad un’asta verticale ricoperta di velluto rosso con bullette di metallo dorato a spirale e cimata da una freccia con gambo dello stesso, con lo stemma del Comune. Sul gambo della freccia sarà inciso il nome del Comune stesso. Cravatta e nastri tricolori dai colori nazionali, frangiati d’oro”.

Colori del gonfalone: rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    17 Giugno 1929

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    14 Aprile 1994