Comune di Santa Maria del Cedro – (CS)

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Informazioni

  • Codice Catastale: I183
  • Codice Istat: 78132
  • CAP: 87020
  • Numero abitanti: 4957
  • Nome abitanti: santamarioti
  • Altitudine: 106
  • Superficie: 18.70
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 100.0
  • Comuni confinanti:

    Scalea, Orsomarso, Verbicaro, Grisolia

  • Santo Patrono: San Michele Arcangelo (29 settembre)

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma in uso da parte del Comune di Santa Maria del Cedro è notevolmente differente da quello formalmente concesso allo stesso ente: il DPR del 7 dicembre 1958 riporta infatti: “di argento, alla Madonna ammantata d’azzurro, aureolata d’oro, ferma su di un monticello di verde e accostata da due tralci, decussati in punta, uno di ulivo fogliato e fruttato al naturale, e l’altro di vite, pampinato e fruttato di due grappoli di nero. Ornamenti esteriori da Comune“.

Se ne evince che lo stemma è una libera e recente adozione non conforme che recupera la figura dell’agrume (in riferimento alla Riviera dei Cedri) nella figurazione associato a una colonna e al volto della Vergine Maria, unico elemento richiamante l’emblema precedentemente concesso, in una composizione che possiamo definire “parlante” in quanto in diretta connessione con il toponimo.

A seguito di una disastrosa piena, il casale di Santa Maria fu fondato nella seconda metà del ’600, in seguito all’abbandono forzato dell’antico abitato di Abatemarco, il Batum di Plinio, a sua volta erede della Laos di Strabone (fondata dai cittadini di Sibari a seguito della distruzione della loro città da parte dei crotonesi nel 510 a.C.).

Successivamente divenne frazione di Grisolia, con il nome appunto di Cipollina, fino al 30 aprile del 1948, allorché ebbe riconosciuta l’autonomia amministrativa con la denominazione di Comune di Cipollina.

Dal 1955 adottò il toponimo di Santa Maria (DPR 11 aprile 1955 n.496) e nel 1968 acquisì il nome attuale, dovuto alla fiorente coltivazione locale del cedro (D.P.R. N. 555 del 28/02/1968), nota in tutto il mondo.

Appartenne al feudo dei Brancati di Napoli, assieme alle località confinanti di Orsomarso, Grisolia e Marcellina (quest’ultima parte oggi del Comune) fino alla soppressione della feudalità.

Stemma della famiglia Brancati di Abatemarco

Fra i monumenti, della chiesa di San Michele (di origine medievale) rimangono resti architettonici riferibili ad un rifacimento del ’400 con tracce di affreschi posteriori.

Presso la località Abatemarco si trovano i resti di un castello medievale costruito sui ruderi di un più antico edificio e nei dintorni si possono individuare le vestigia di insediamenti, sempre di epoca medievale.

Rinomata e redditizia è la coltivazione del cedro, oltre a quella di altre specie di frutta e dei cereali. Altra risorsa è rappresentata dal turismo.

 

Note di Luigi Prato e Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini






Profilo araldico


“Di argento, alla Madonna ammantata d’azzurro, aureolata d’oro, ferma su di un monticello di verde e accostata da due tralci, decussati in punta, uno di ulivo fogliato e fruttato al naturale, e l’altro di vite, pampinato e fruttato di due grappoli di nero. Ornamenti esteriori da Comune”.

Note stemma


Lo stemma in uso non corrisponde al blasone ufficiale.

Colori dello scudo:
campo di cielo
Oggetti dello stemma:
Madonna, grappolo, monticello, tralcio, ulivo, vite
Attributi araldici:
accostato, ammantato, aureolato, decussato in punta, fermo, fogliato, fruttato, pampinato

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Reperito da: Carletto Genovese

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini



Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    7 Dicembre 1958