Comune di Valenciennes – (59)

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Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Valenciennes (Valensijn o Valencijn in fiammingo e neerlandese) è situata nel dipartimento del Nord e nella regione del Nord-Pas de Calais alla confluenza del Rhônelle nella Schelda (Escaut), attualmente la sua conurbazione si estende fino al confine belga.

Fu fondata dai romani come VALENTIANA (o VALENTINIANA), il nome della città compare in una sentenza del re dei Franchi Clodoveo II (Clovis II) del 693.

Dal 923 entrò tra i possedimenti del Ducato della Bassa Lotaringia, i conti d’Ostrevent furono i signori di Valenciennes dall’883 al 1163, con la morte di Godefroi IV d’Ostrevent la città passò a Baudoin IV “d’Edirne”, conte dell’Hainaut, successivamente divenne un centro importante e capitale della Contea dell’Hainaut dal 1070.

Le istituzioni comunali vennero formate nel 1114.

Nel XV secolo l’Hainaut perdette la sua autonomia e venne unito al Ducato di Borgogna, nel XVI secolo la città fu tra quelle dei Paesi Bassi Spagnoli soggette all’imperatore Carlo V d’Asburgo, che entrò solennemente in città nel 1524).

Divenne francese nel 1678, con il “Trattato di Nimèque” (Nimega). L’ingegnere militare Vauban ne fece una delle principali piazzeforti francesi del nord.

Occupata dai tedeschi nel 1914, venne liberata dall’Armata Britannica (con i suoi corpi canadesi) nel 1918 dopo un duro combattimento.

Il 10 maggio 1940 la città, abbandonata dagli abitanti fuggiti in esilio, fu liberata dall’Armata Francese. Ma il 27 dello stesso mese la città in rovina fu nuovamente occupata dai tedeschi. Il 2 settembre 1944, con un sanguinoso combattimento, la città fu liberata dalle truppe americane.

Lo stemma attuale della città deriva da quello degli antichi signori di d’Ostrevent, è uno stemma molto antico come dimostra la presenza del leone (probabilmente derivato dalle armi di Fiandra) che è una figura molto comune nelle armi araldiche delle province del Nord.

 

Si blasona: « De gueules, au lion d’or armé et lampassé d’azur »

In italiano : “Di rosso, al leone d’oro armato e lampassato d’azzurro).

 

Si conosce un antico sigillo della città, apposto ad un atto del 1374, che rappresenta una città fortificata con un leone avente alla sua destra un sole e alla sinistra un “crescente di luna” (mezzaluna); il controsigillo è caricato da un torrione con due ponti levatoi.

In un altro sigillo  del 1509 si riconosce, entro una cornice a otto lobi, un leone accostato da due gigli (fleurs-de-lis).

Un’altra versione popolare dello stemma di Valenciennes si presenta “partito, al primo di rosso al leone d’oro; al secondo d’azzurro al cigno d’argento, natante su un mare ondoso di verde” (Parti, au premier, de gueules, au lion d’or, au deuxième, d’azur, au cygne d’argent, nageant sur une onde de sinople).

 

Vi compare il celebre cigno simbolo cittadino e caratteristico “tenente” delle armi araldiche. Si vuole che esso si riferisca all’antico nome della città come “Val-aux-Cygnes” (“valle dei cigni”) come compare sull’atto di Clovis II del 693. In realtà, questo gioco di parole (la pronuncia tra “Valenciennes” e “Val-aux-cignes” è molto simile) è tipico dell’araldica, siamo di fronte ad uno stemma “parlante” che, attraverso gli smalti o alle figure, allude al nome della città che le porta, giocando sull’assonanza con il toponimo. Anche se solo alcuni elementi formano un gioco di parole o stabilisce una relazione paraetimologica o semplicemente sonora con il possessore. In sostanza, si tratta di emblemi “basati sulla parola” e illustrano come nei rebus il nome del titolare

Il 19 Vendemmiaio dell’anno IV (11 ottobre 1795) la Convenzione Nazionale decretò che « Valenciennes a bien mérité de la Patrie » (“Il Comune di Valenciennes è benemerito della Patria”), da quell’atto deriva il “motto” che si legge sulla lista sotto la punta dello scudo, che sostiene anche la croce della Légion d’Honneur concessa alla città il 13 ottobre 1900 in ricordo del memorabile assedio sostenuto nel 1793.

Nel 1990 la città ha abbandonato il “vecchio blasone” per adottare nella sua comunicazione istituzionale un “logo” di tipo commerciale, disegnato da Luc M. Martin (studente del locale istituto di grafica “Supinfocom”). Esso riprende il cigno e si basa su “… ricerche sull’immagine che gli abitanti hanno della città, sulla fonetica del nome “Valenciennes” che può far pensare a “Val-des-Cygnes” ed, egualmente, a partire dal blasone della città sul quale figura un cigno, ma soprattutto dalla parte più estetica e originale che si poteva trarre dalla figura di un cigno in rapporto a quella del leone (ugualmente presente in certe versioni del blasone – ma più comune)” [sic]1.

Il logo non è privo di attrattiva: la forma a mezzo cuore, il triangolo che evoca un “V” stilizzata e la figura protettrice del cigno, possono ben figurare in una comunicazione pubblica, ma non ha nulla di araldico. Esiste una differenza sostanziale tra stemma e logo, data dal fatto che lo stemma è molto elastico e si presta a differenti interpretazioni stilistiche fermi restando oggetti, posizioni  e smalti degli oggetti rappresentati, mentre il logo è un simbolo che deve essere sempre riprodotto esattamente nello stesso modo.

 

(1): sito istituzionale della città di Valenciennes

 

Nota di Massimo Ghirardi e Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato

Stemma Ufficiale

Logo

Bozzetto originale acs/Pdc

Altre immagini

Profilo araldico

““Di rosso, al leone d’oro armato e lampassato d’azzurro”.

Colori dello scudo:
rosso

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune