Comune di Valmozzola – (PR)

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Informazioni

  • Codice Catastale: L641
  • Codice Istat: 34044
  • CAP: 43050
  • Numero abitanti: 585
  • Nome abitanti: valmozzolesi
  • Altitudine: 600
  • Superficie: 67.88
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 53.0

Storia dello stemma e del comune

Valmozzola, anticamente Valli di Muzola, prende il nome dal torrente Mozzola: il coronimo Valmozzola identifica appunto il territorio di questo corso d’acqua e comprende le frazioni di Branzone, Mariano, Mormorola, Pieve di Gusaliggio, San Martino e Valmozzola Stazione, che nel periodo tardo-imperiale romano era identificato come Medutiola (corrotto in Mociola/Mutiola nel Medioevo).

Dall’epoca longobarda fu una dipendenza dell’abbazia di Bobbio, che aveva il suo centro di controllo a Torresana (antica Turris, oggi Borgo Val di Taro), e le corti di Medei e Mariano.

La sede comunale è attualmente a Mormorola, ma storicamente il centro principale fu la podesteria di Gusaliggio (oggi Pieve di Gusaliggio, già Pieve di Valmozzola, in quanto anche sede pievana). Feudo dei Pallavicino, fu in passato identificata coi castelli di Gisalecchio (da cui l’attuale toponimo Gusaliggio) e Landasio, che nel 1227 furono di Oberto Pallavicino di Busseto dopo la suddivisione fatta tra i figli del conte Guglielmo. Oberto morì a Gisalecchio, nel 1229, assediato dall’esercito guelfo della Lega italiana, fedele fino all’ultimo alla causa imperiale.

Tutti i feudi della famiglia Pallavicino passarono, nel 1472, agli eredi piacentini Sforza-Fogliani d’Aragona, marchesi di Pellegrino; per questo il “castello” dello stemma comunale (alludente a Gusaliggio) è dominato dal leone sforzesco. Gli Sforza-Fogliani-d’Aragona mantennero il feudo fino all’eversione napoleonica.

 

La rocca di Gusaliggio fu acquistata dalla famiglia Conti per risiedervi, ma trovandola scomoda la smantellò ottenendo materiale per la costruzione del nuovo palazzo presso la pieve; quest’ultimo in seguito fu utilizzato quale prima sede del municipio di Valmozzola, prima del suo trasferimento, intorno al 1920, a Mormorola.

Lo stemma attualmente in uso dal Comune di Valmozzola è leggermente diverso da quello raccolto nel blasonario “Gli stemmi dei Comuni e delle Province dell’Emilia-Romagna” edito dalla Regione: infatti in quest’ultimo il leone al di sopra del castello è d’argento, mentre nelle comunicazioni del Comune si vede una figura nera ignivoma (ossia “vomitante fiamme d’argento; nello Statuto del Comune è descritto come “drago” ma non è specificato lo smalto). Dal punto di vista storico sarebbe più corretto quello argento, che gli Sforza portavano d’oro e tenente una “cotogna” con le branche (anche perché, secondo le regole blasoniche, sul campo azzurro non si dovrebbe mettere una figura di colore, ma piuttosto di “metallo” anche se già il castello rosso contraddice questa regola).

Blasone (versione tratta dal Blasonario regionale): “D’azzurro, al castello di rosso merlato alla guelfa, chiuso di nero, fondato [su una campagna diminuita] di verde, sostenente sul cammino di ronda un leone rampante d’argento oltrepassante le torri. Ornamenti esteriori di Comune”.

Note di Massimo Ghirardi


Per maggiori informazioni vedi Cotignola (RA).

 

 

Bibliografia:

AA.VV. DIZIONARIO DI TOPONOMASTICA Storia e significato dei nomi geografici italiani. UTET, Torino 1997.

AA.VV. STEMMI DEI COMUNI E DELLE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA, a cura del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna. Editrice Compositori, Bologna 2003.

Romolotti (Giuseppe) a cura di. STORIA E GUIDA AI COMUNI EMILIANI. Il Quadrato, Milano 1972.

Dall’Olio (Enrico) e Pellegri (Marco) (a cura di). ARCHITETTURA SPONTANEA dell’Appennino Parmense, volume 2, Arte Grafic Silva, Parma 1975, pp.255-256.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


“D’azzurro, al castello di rosso merlato alla guelfa, chiuso di nero, fondato [su una campagna diminuita] di verde, sostenente sul cammino di ronda un leone rampante d’argento oltrepassante le torri. Ornamenti esteriori di Comune”

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
cammino di ronda, campagna, castello, leone, torre
Attributi araldici:
chiuso, fondato, merlato alla guelfa, oltrepassante, rampante, sostenente

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

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