Comune di Villar Perosa – (TO)

Articoli correlati
Nessun articolo

Informazioni

  • Codice Catastale: M014
  • Codice Istat: 1307
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4184
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 11.54
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

La contessa Adelaide di Susa, vedova di Oddone di Savoia (il figlio di Umberto “Biancamano”) fonda l’8 settembre 1064 l’abbazia di Santa Maria di Verano, presso Pinerolo, alla quale assegna il territorio nella bassa Val Chisone di VILLAR PYNOASCHE, come è documentato. La denominazione del villaggio muta successivamente in VlLLARIO VALLIS PERUSIE ed infine VILLARIS PERUXIE, dal nome della Val Chisone, nota anche come VAL DI PEROSA dal nome del centro di PEROSA (oggi Perosa Argentina) che era il capoluogo feudale dell’abate di Santa Maria.

Nel 1235 tutta la bassa VAL CHISONE passa ai SAVOIA e nel 1259 al ramo cadetto dei SAVOIA ACAJA. La dinastia sabauda manterrà, con qualche drammatica interruzione (soprattutto durante le guerre con la Francia), il dominio sul territorio fino al XIX secolo.

Il 9 giugno 1700 il Duca di Savoia concede il feudo di Perosa Argentina ai fratelli Francesco, Giuseppe e Luigi Piccone, già signori della Valle di Mosso e lo eleva a contea. Il feudo passa successivamente agli Gamba di Maretto, che lo trasmetteranno attraverso l’ultima erede Polissena, ai Turinetti marchesi di Priero.

Più tardi nel 1853 la proprietà privata dei marchesi, con la villa e quattrocento iugeri di terreno, viene acquistata dalla famiglia Agnelli, ricchi possidenti agricoli originari di Racconigi (è in questa villa che il 13 agosto 1866, Aniceta Frisetti, moglie di Edoardo Agnelli, dà alla luce Giovanni, fondatore della Fabbrica Italiana Automobili Torino – FIAT – e che nel 1895 diverrà sindaco di Villar Perosa).

Lo stemma del Comune presenta come emblema principale uno scudo tagliato, nel campo superiore azzurro sono raffigurate alcune mele (quattro secondo il blasone, tre nella versione in uso), mentre il campo inferiore è “sbarrato” (cioè suddiviso in sei “sbarre”) di rosso e d’oro.

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini



Profilo araldico


“Tagliato: nel PRIMO, di azzurrro, alle tre mele, poste in fascia, di rosso, unite al ramo di verde, posto in fascia, fogliato superiormente di sei, due foglie ogni mela dello stesso; nel SECONDO, sbarrato di rosso e d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 13 gennaio 1994

Colori dello scudo:
azzurro, oro, rosso
Partizioni:
tagliato

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo tagliato di giallo e di azzurro caricato dell’arma sopra descritta ed ornato di ricchi fregi d’argento”.

Colori del gonfalone: azzurro, giallo
Partizioni del gonfalone: tagliato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    13 Gennaio 1994