Comune di Villaspeciosa – (SU)

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Informazioni

  • Codice Catastale: M026
  • Codice Istat: 92102
  • CAP: 9010
  • Numero abitanti: 2337
  • Nome abitanti: villaspeciosesi
  • Altitudine: 7
  • Superficie: 27.35
  • Prefisso telefonico: 070
  • Distanza capoluogo: 23.0
  • Comuni confinanti:

    Decimomannu, Decimoputzu, Siliqua, Uta

  • Santo Patrono: Beata Vergine Assunta (15 agosto)

Storia dello stemma e del comune

Cenni storici Il borgo fece parte durante il Medioevo (XI secolo) della curatoria di Decimo nel Giudicato di Cagliari; successivamente, nel 1258 fu possesso dei Conti della Gherardesca. Divenuto feudo dei Tola nel 1374 che lo ebbero in concessione dagli Aragonesi, Villaspeciosa appartenne poi ai Torella (1442), ai d’Aragal (1490), ai Bellit (1512) ed ai Gualbes (1600); fu quindi feudo dei Bon Crespi di Valdaura dal 1731 al 1839. Monumenti Insediamento nuragico di Bidda Itzu L’insediamento nuragico di Bidda Itzu è situato ai confini con il territorio di Decimoputzu; esso risale secondo gli studiosi ad un periodo collocabile tra il Bronzo finale e l’Età del Ferro (XII-XI secolo a.C.) Sito tardo-romano di S. Cromazio Il sito di S. Cromazio è conosciuto soprattutto per la presenza di quello che è il più grande (circa 160 metri quadri) e ben conservato mosaico policromo paleocristiano rinvenuto in Sardegna. Si ritiene che facesse parte della pavimentazione di una chiesa edificata nel IV secolo d. C. sulle fondamenta di un precedente edificio termale del periodo romano imperiale. Intorno al VI secolo, il mosaico fu rimaneggiato con l’aggiunta al centro di un grande vaso per libagioni, di foggia simile ai vasi di minori dimensioni che appaiono sul lato sinistro. Nell’alto Medioevo, la chiesa fu demolita, ed i materiali vennero recuperati per l’edificazione della chiesa romanica di San Platano a Villaspeciosa. Recentemente, nel corso degli ultimi scavi effettuati a breve distanza dalle terme, è stata riportata alla luce una bellissima piazza pavimentata in pietra oltre a una decina di tombe romane complete di corredi. Chiesa di S. Platano La chiesa di S. Platano presenta le forme tipicamente franco-provenzali introdotte dai monaci vittoriani verso la metà del XII secolo, combinate con elementi architettonici italiani. La facciata, recante tracce di decorazioni di gusto pisano, è suddivisa verticalmente in tre parti da lesene e rivela nei portali l’ordinamento interno; sulla sezione centrale si innalza il piccolo campanile a vela. Sul retro dell’edificio sono presenti le due absidi semicircolari affiancate con monofore. L’interno è di grande semplicità e si presenta assai rimaneggiato in quanto rimane molto poco delle volte primitive. Chiesa della B. V. Assunta La chiesa della Beata Vergine Assunta si ritiene che sia stata edificata nel XVI secolo, come parrebbe avvalorare la datazione dell’anno 1585 di una delle due campane collocate nel campanile a vela che sovrasta la facciata. L’edificio presenta pianta a croce latina; la cappella sul lato destro mantiene un impianto in stile gotico/aragonese, mentre quella sul lato sinistro evidenzia caratteristiche architettoniche più recenti. Note di Luigi Prato tratte dall’archivio comunale

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


Logo


Bozzetto originale acs/Pdc


Altre immagini


Profilo Araldico


Non ancora una blasonatura

Colori dello scudo:
azzurro, rosso, verde
Partizioni:
semitroncato partito

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo partito di azzurro e di giallo…”

Colori del gonfalone: azzurro, giallo
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    8 Aprile 1999