Chiesa Ortodossa di Grecia
Chiesa Ortodossa di Grecia
La Chiesa di Grecia (in greco Ἐκκλησία τῆς Ἑλλάδος/Εκκλησία της Ελλάδος?) è una chiesa cristiana autocefala, afferente alla comunione della Chiesa ortodossa. In ambito ecclesiastico, autocefalia (in greco αυτοκεφαλία) indica lo statuto giuridico e canonico di una Chiesa nazionale che, pur mantenendosi fedele a una determinata confessione religiosa di antica tradizione comune ad altre chiese “sorelle” e alla chiesa “madre”, ottiene il diritto di amministrarsi in modo indipendente e non solo autonomo. A livello amministrativo, rappresenta lo status di una chiesa il cui capo, eletto dal relativo sinodo, non riconosce alcuna autorità di governo ecclesiale al di sopra del proprio ministero.
Il suo territorio canonico è limitato ai confini della Grecia precedenti alle guerre balcaniche del 1912-13, mentre il resto del Paese rimane soggetto alla giurisdizione formale del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.
Secondo un accordo stipulato tra il patriarcato e la Chiesa di Grecia il 4 settembre 1928, le diocesi del nord della Grecia e le isole poste nel mar Egeo settentrionale, pur rimanendo de iure sotto la giurisdizione del patriarcato, sono state affidate in amministrazione alla Chiesa di Grecia.
Invece le diocesi di Creta e del Dodecaneso, nonché la repubblica monastica del Monte Athos rimangono sotto la diretta giurisdizione del patriarcato di Costantinopoli e non fanno parte della Chiesa di Grecia.
L’arcivescovo di Atene è il primate della Chiesa ortodossa di Grecia. Egli infatti porta il titolo di «Sua Beatitudine l’Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia». Dal 7 febbraio 2008 la carica è ricoperta da Geronimo II, al secolo Ioannis Liapis.
L’autorità suprema è attribuita al sinodo di tutti i vescovi diocesani metropolitani (il Santo Sinodo della Chiesa di Grecia, (in greco Ἱερὰ Σύνοδος τῆς Ἐκκλησίας τῆς Ἑλλάδος), sotto la presidenza de jure del primate. Questo sinodo si occupa delle questioni della chiesa di ordine generale. La gestione più direttamente amministrativa è affidata al Sinodo permanente, formato da 12 vescovi e dal primate, che lo presiede.
La sede del Santo Sinodo della Chiesa di Grecia è ad Atene, nel Monastero di Petraki.
La Chiesa è organizzata in un’arcidiocesi di Atene e in 81 metropolie. Trentasei di queste metropolie, nel nord della Grecia e nelle isole maggiori nel nord e nord-est dell’Egeo, sono nominalmente e spiritualmente sotto la giurisdizione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che conserva alcuni privilegi più che altro formali. Queste diocesi sono rappresentate da sei dei dodici vescovi del Sinodo permanente e sono chiamate “Nuove Terre” (Νέαι Χώραι) poiché sono diventate parte della Grecia solo in seguito alle Guerre balcaniche. Queste diocesi sono amministrate dalla Chiesa Greca in modo “pastorale” e i loro vescovi hanno la facoltà di appellarsi al Patriarca.
Le metropolie della Chiesa di Creta e del Dodecanes, e la Repubblica Monastica Monte Athos sono sotto la diretta giurisdizione del Patriarcato di Costantinopoli e non fanno parte della Chiesa di Grecia.
Come in tutte le altre Chiese Greco-ortodosse, una volta frequentato il seminario, che è finanziato dallo Stato, chi prende gli ordini sacri può essere nominato diacono ed eventualmente sacerdote. I preti possono sposarsi prima di essere ordinati diaconi, ma non dopo (in alternativa possono entrare nei monasteri). La maggior parte del clero parrocchiale in Grecia è sposato.
La Chiesa Ortodossa di Grecia ha al suo interno dei movimenti di “resistenza” creatisi a seguito dell’introduzione del nuovo calendario e della partecipazione al movimento ecumenico. Di questi gruppi alcuni (Sinodo “in resistenza” con a capo il Metropolita di Oropòs e Filì) si percepiscono come parte integrante di essa anche se separati – a causa delle innovazioni, e quindi non moltiplicano i titoli episcopali, mentre altri Sinodi si considerano l’unica vera chiesa di Grecia, considerando quella ufficiale come scismatica, quando non addirittura eretica. Tutti gli appartenenti a questo movimento sono considerati (con più o meno benevolenza) scismatici dalla Chiesa Ufficiale.
La bandiera ufficiale della Chiesa Ortodossa greca è un drappo di giallo all’aquila di nero, bicefala, coronata al centro con una corona patriarcale dello stesso.
La chiesa e lo stato si identificano talmente che la bandiera della chiesa è esposta contemporaneamente a quella dello stato greco su tutti gli edifici pubblici e su tutte le chiese.
Note di Bruno Fracasso
Disegnato da: Massimo Ghirardi
LEGENDA