Monsignor Louis Ludovic Martini


Monsignor Louis Ludovic Martini

Monsignor Luigi Martini (alias Lodovico Ludovic alla francese), è nato a Nizza nel 1566, allora contea di Nizza degli Stati di Savoia, ed è morto il 10 dicembre 1621 ad Aosta. Era figlio di Jacques Martini dei signori di Chateauneuf (Grasse) e di Francesca Bernardini.

Abile giureconsulto, divenne celebre per la sua alta dottrina e per la sua conoscenza delle lingue. Dottore in teologia e protonotaro apostolico, è scelto per stabilire i contatti di matrimonio di Filippo III di Spagna nel 1599 e di Enrico IV di Francia nel 1600.

Dopo una vacanza della sede di quattro anni, il 31 gennaio 1611, viene nominato vescovo di Aosta, ma poco dopo la presa di possesso cade gravemente malato e resta di salute precaria fino alla sua morte.

Monsignor Luigi Martini decise, il 31 maggio 1614, l’erezione della parrocchia di Lillianes staccandola da quella di Perloz e da quella di Pont-Saint-Martin nello stesso anno.

Fu in stretto rapporto epistolare con san Francesco de Sales e questi lo appoggiò quando, nel 1618, favorì l’ingresso dei Capuccini in Valle d’Aosta. Il 7 aprile 1618 pose la prima pietra del loro convento ad Aosta.

Sempre durante il suo episcopato è realizzata la cassa che riceve, nel 1615, le reliquie di San Giocondo.

Luigi Martini muore durante l’undicesimo anno di episcopato, il 10 dicembre 1621.

Nell’attesa della nomina del suo successore, l’ammi9nistrazione della diocesi è assicurata durante due anni da Jean Randolphe de Champvillar suo vicario generale.

 

Lo stemma di Monsignor Luigi Martini si blasona: «Troncato, nel primo di azzurro alla pecora d’argento passante sormontata da una stella di oro; nel secondo di verde, alle due piante di rose nodrite su di un monte, poste quella a destra in banda quella a sinistra in sbarra, fiorite e fogliate e nodrite sul monte, il tutto di oro».

 

Note di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


«Troncato, nel primo di azzurro alla pecora d’argento passante sormontata da una stella di oro; nel secondo di verde, alle due piante di rose nodrite su di un monte, poste quella a destra in banda quella a sinistra in sbarra, fiorite e fogliate e nodrite sul monte, il tutto di oro».

LEGENDA

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