Università degli Studi di Milano
Università degli Studi di Milano
L’Università degli Studi di Milano1, quando ancora non aveva una sede ufficiale principale, avvertì però la necessità di dotarsi del sigillo, realizzato con un’onice incisa rappresentante la dea Minerva stante, reggente un ramo d’ulivo con sullo sfondo della città di Milano (nella versione attuale si vede solo la sede principale dell’ateno, senza le silouhuettes del duomo del castello sforzesco). Il punzone è fissato al manico, che è rivestito di lastre di malachite con applicazione di ottone e vi compaiono delle teste di Medusa, e perle. Il manufatto, destinato anch’esso al rettore Mangiagalli, venne realizzato dall’orafo Alfredo Ravasco, su disegno dello scultore Lodovico Pogliaghi nel 1914/26. Al nome del Rettore, in carica fino al novembre 1926, fanno corona quelli di altre personalità della (allora) neonata Università, del Comune e della società milanese.
Il gonfalone storico dell’Universitas Studiorum Mediolanensis è stato progettato da Tomaso Buzzi e realizzato in seta e metalli filati preziosi dalla Fratelli Bertarelli nel 1933/34: raffigura da un lato Minerva armata (e provvista di fascio littorio) sovrastante la città di Milano, con delle frange alcune imprese viscontee e sforzesche (i tizzoni ardenti con le secchie, la mela cotogna, la colombina, la razza, il biscione, la scopetta, il morso di cavallo), e dall’altro le facoltà allora presenti (dal basso verso l’alto Scienze naturali, Chimica, Fisica, Medicina, Legge, Lettere, Filosofia), in forma di volumi inframmezzati da attributi: in cima, tra due fasci littori un portone, sovrastato dall’Annunciazione, introduce a un cortile, che allude a quello della Ca’ Granda, l’edificio nel qual a breve Università si sarebbe dovuta trasferire. L’opera è stata restaurata nel 2017 da Annamaria Morassutti.
La città di Milano faceva storicamente riferimento all’Università di Pavia, fondata nel XIV secolo; antecedente diretto della facoltà di lettere e filosofia dell’Ateneo fu l’Accademia scientifico-letteraria che, come il Regio Istituto tecnico superiore (l’attuale Politecnico) fu promossa dalla legge Casati del 1859. Principalmente finalizzata ai suoi esordi alla formazione degli insegnanti, anche se non mancarono le sollecitazioni, soprattutto a opera di Graziadio Isaia Ascoli, per accentuarne le funzioni più propriamente scientifiche, all’Accademia venne in seguito aggregata una scuola di lingue moderne.
Nel 1870 fu avviata un’altra istituzione destinata a far parte dell’Università degli Studi, la Scuola superiore di Agraria.
Alla fondazione dell’Università degli Studi di Milano apre la strada la riforma Gentile del settembre 1923, che prendendo atto dell’incompatibilità tra facoltà medica pavese e Istituti clinici milanesi, accorpa questi ultimi all’Accademia scientifico-letteraria entro una nuova università statale autonoma inaugurata l’8 dicembre 1924, affidando l’incarico di rettore Luigi Mangiagalli. Essa inizialmente comprende solo la Facoltà di Lettere e Filosofia (dell’antica Accademia scientifico-letteraria), nonché gli Istituti clinici di perfezionamento istituiti da Luigi Mangiagalli nel 1906, cui spettava il solo compito della formazione postlaurea, che già esercitavano.
Dal 1958 l’ateneo milanese ha sede nella “Ca’Granda”, la monumentale struttura dell’architetto Filarete (Antonio Averlino) voluta dal duca Francesco Sforza nel 1456 come sede dell’Ospedale Maggiore.
Massimo Ghirardi
(1): nota popolarmente come “La Statale”
Bibliografia:
La Ca’ Granda. Da Ospedale a Università. Atlante storico-artistico di Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, ed. Officina Libraria, 2017.
LEGENDA