Jersey
Jersey
L’Isola di Jersey, con le vicine Guernsey e Sark, rappresenta uno gli ultimi elementi dell’antico Ducato di Normandia. È la più estesa delle “Isole del canale della Manica” e nominata anticamente come Caesarea1 (in francese Césarée). La forma di governo è il Baliato di Jersey (Bailiwick of Jersey) e comprende anche i gruppi di isole pressoché disabitate di Minquiers e di Écréhous.
Come le altre isole normanne1, pur molto prossime alla costa francese, sono sotto il dominio inglese dal 1204, ma con governi autonomi dipendenti direttamente dal re d’Inghilterra (con il Trattato di Parigi del 1259 il re di Francia dovette rinunciare ai propri diritti sulle Isole del Canale, con lo stesso trattato, il re inglese dovette rinunciare ai propri diritti sul Ducato di Normandia pur mantenendo il titolo di “Luogotenente Governatore e Balivo sulle Isole del Canale” e annettendo di fatto le isole al regno inglese). Il re d’Inghilterra esercita la sovranità sull’isola in virtù del suo titolo di Duca di Normandia (anche se tale titolo non viene più utilizzato nella pratica).
La legislazione dell’isola di Jersey è regolata dal Parlament: di 12 senatori (con incarico per 6 anni), 12 conestabili (capi delle diverse parrocchie eletti ogni 3 anni), 29 deputati (eletti ogni 3 anni), il Balivo e il Deputato Balivo (nominati a presiedere l’assemblea con diritto di voto), 3 membri non votanti (decani di Jersey), l’avvocato e il comandante della milizia locale (nominati dalla Corona). Il Governo è retto dal Capo di Gabinetto dei Ministri.
Amministrativamente, l’Isola di Jersey è suddivisa in 12 parrocchie, ognuna delle quali ha competenza su un tratto di costa dell’isola; a capo di ognuna di essa sta un Conestabile (Connétable) elettivo con incarico triennale, mentre il Procuratore (Procureur du Bien Public) èil rappresentante legale e finanziario della Parrocchia. I nomi delle diverse parrocchie derivano dai santi patroni sono dedicate le chiese parrocchiali dell’isola:
Grouville (già Saint-Martin-de-Grouville; incorpora anche Les Minquiers), Saint-Brélade, Saint-Clément, Saint-Helier, Saint-John, Saint-Lawrence, Saint-Martin (già Saint-Martin-le-Vieux, incorpora anche Les Écréhous), Saint-Mary, Saint-Ouen, Saint-Peter, Saint-Saviour, Trinity.
Ogni parrocchia è ulteriormente suddivisa in Vingtaine (“Vicinìa”).
Stemma Ridisegnato
Disegnato da: Massimo Ghirardi
Stemma Ufficiale
Logo
Bozzetto originale acs/Pdc
Altre immagini
Profilo araldico
“Di rosso a tre leopardi d’oro posti in palo, armati illuminati e lampassati d’azzurro”, secondo il blasone inglese: “Gules, three lions [alias: leopards] passant guardant in pale or, armed and langued azure”
Note stemma
Lo stemma del Baliato dell’Isola di Jersey è composto dal semplice scudo “Di rosso a tre leopardi d’oro posti in palo, armati illuminati e lampassati d’azzurro”, secondo il blasone inglese: “Gules, three lions [alias: leopards] passant guardant in pale or, armed and langued azure”2.
Deriva dal sigillo concesso al balivo di Jersey da re Edoardo I d’Inghilterra nel 1279. Nel 1907 Edardo VII confermò l’uso dello stemma secondo gli usi antichi, ma l’adozione non è mai stata sancita da un atto formale del re d’Inghilterra.
Lo stemma ricorda quello della Normandia (dal quale deriva, ma in quello sono presenti solo due leopardi) ed è identico a quello del Regno di Inghilterra, nonché a quello della vicina isola di Guernsey (che però lo cima con un elemento vegetale). Per distinguersi Jersey lo rappresenta talvolta timbrato dalla corona “all’antica” d’oro (come, e pressoché esclusivamente, sulla bandiera nazionale3) dalla forma che vorrebbe ricordare quella in uso da parte dei reali Plantageneti, che simboleggia la sovranità ducale normanna (e per questo popolarmente nota come “corona dei Plantageneti” o “Plantagenet crown”).
La bandiera di Jersey era già in uso almeno dal XIX secolo, ed è stata adottata ufficialmente nel 1981 (nella ricorrenza del bicentenario della “Battaglia di Jersey”), ma l’iter per l’adozione di un nuovo vessillo datava dal 1977, all’epoca del “Giubileo d’Argento” delle regina Elisabetta II. Gli Stati di Jersey hanno approvato il nuovo modello con deliberazione del 12 giugno 1979 (con un solo voto contrario), la regina ha ufficialmente riconosciuto la bandiera il10 dicembre 1980.
(1): Jersey e la vicina isola di Guernsey (anch’essa un Baliato), con le isole minori, sono popolarmente denominate “Isole Anglo-Normanne”, ed esse non sono una unità costituzionale e politica. Jersey ha una relazione distinta con la Corona Britannica al pari delle altre dipendenze di Guernsey, Sark e Man. Non fanno parte formalmente del Regno Unito e hanno una identità internazionale differenziata. Ciò non ostante il Regno Unito è responsabile secondo la Costituzione della difesa delle isole, le quali non sono nemmeno membri dell’Unione Europea, ma una relazione speciale con questa garantisce la libera circolazione delle persona e delle merci.
(2): il nome latino fu dato inizialmente anche alla colonia americana del New Jersey (oggi Stato degli USA) come Nova Caesarea. Il cui territorio corrispondente venne donato da Carlo II a George Carteret nel XVII secolo, Balivo e Governatore di Jersey, con riconoscimento per il sostegno per l’acquisizione del trono inglese.
(3): il leopardo araldico, è un leone rappresentato passante con la testa di fronte (in maestà) e il corpo di profilo con la coda rialzata e ripiegata sul dorso. Dato che la posizione frontale era ritenuta sempre peggiorativa si è identificato il leopardo come un “leone malvagio” e assimilato al Pardus (l’attuale leopardo zoologico) che era ritenuto animale bastardo nato dall’unione di una leonessa con il maschio della pantera, perché aveva il pelo da leone “macchiato” di nero. Nell’araldica inglese spesso si usa chiamarlo “leone passante guardante” per evitare ogni accostamento negativo.
(4): La bandiera di Jersey è stata adottata dall’Assembrea parlamentare degli Stati di Jersey 12 giugno 1979, e approvata dalla regina Elisabetta II d’Inghilterra il 10 dicembre 1980, è stata innalzata per la prima volta il 1 aprile 1981. Consiste in un drappo bianco/argento, alla croce decussata (o “di Sant’Andrea”: vorrebbe essere quella “di San Patrizio” una delle tra incorporate nell’Union Jack e alludente al legame con la Gran Bretagna), accompagnata in capo dallo stemma di Jersey sormontato dalla corona d’oro “dei Plantageneti”. Alcuni pensano che la croce sia stata in origine quella inglese (di San Giorgio) in effetti durante le guerre tra Inghilterra e Francia le Isole del Canale mantennero la loro neutralità, con la possibilità di scambio con entrambi i contendenti, per non essere confusi con i vascelli inglesi gli abitanti ruotarono la croce dei loro navigli di 45°.
Nota di Massimo Ghirardi
Bibliografia:
Balleine, G. R. THE BAILIWICK OF JERSEY, Londra 1951.
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
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- motto
- istituzione nuovo comune