San Marino
San Marino
Il profilo di San Marino, capitale della più antica Repubblica d’Europa, è caratterizzato dal Monte Titano sulle cui cime svettano tre Rocche denominate: Cesta, Guaita e Montale.
L’amministrazione dello Stato ricalca fedelmente l’organizzazione medioevale dei Liberi Comuni italiani ed è organizzata schematicamente come di seguito indicato.
ARENGO: assemblea dei capi-famiglia, tutt’ora supremo organo di Governo, che il 25 marzo 1906 decise che i membri del Consiglio Grande e Generale venissero eletti dal popolo a scrutinio segreto (abolendo la carica di Consigliere a vita con cooptazione precedente).
CONSIGLIO GRANDE E GENERALE: formato da 60 membri eletti direttamente dal popolo ogni 5 anni, ha il potere legislativo e di Grazia, nomina i funzionari di statali e al suo interno vengono eletti i due Capitani Reggenti, il Congresso di Stato e il Consiglio del Dodici.
I CAPITANI REGGENTI: sono eletti ogni 6 mesi (il 1 aprile e il 1 ottobre di ogni anno), sono i Rappresentanti dello Stato e presiedono l’Arengo, il Consiglio Grande e Generale, il Congresso di Stato, il Consiglio dei Dodici. Agiscono congiuntamente e hanno il diritto di veto l’uno nei confronti dell’altro.
Il CONSIGLIO DEI DODICI: ha funzioni civili, penali e di giustizia amministrativa.
Il CONGRESSO DI STATO: è composto da 10 membri e dai Capitani Reggenti, esercita il potere Esecutivo, è il Governo della Repubblica e resta in carica 5 anni. È suddiviso in 10 Dicasteri (ministeri) ognuno presieduto da un Segretario di Stato.
Lo stemma della Repubblica di San Marino raffigura proprio il monte Titano con le tre Rocche si blasona (fin dal 1797) come definito nel 1974 con: “d’azzurro, a tre torri d’argento aperte, finestrate e murate di nero, merlate alla guelfa, poste sopra altrettanti monti di verde, e cimate ognuna da una piuma in palo d’argento. Scudo a forma di cuore, incorniciato d’oro, accostato da una ramo d’alloro a destra e da un ramo di quercia a sinistra, uniti sotto alla punta dello scudo da un nastro bianco con il motto LIBERTAS d’azzurro. Timbrato da una corona radiata di otto punte [visibili], chiusa da tre semicerchi ornati di perle e congiunti da un globo crociato.
La corona è stata aggiunta con deliberazione del 6 aprile 1862, ad indicare la Sovranità dello Stato, che non riconosce altra sovranità al di sopra di sé. Le Piume sono un antico simbolo di libertà da vincoli.
Con la Legge Costituzionale n. 1 del 22 luglio 2011 “Bandiera e stemma della Repubblica di San Marino (ad integrazione della Legge n. 59 dell’8 luglio 1974) vengono stabiliti stemma e bandiera ufficiali (con indicazione dei colori dal catalogo Pantone):
Stemma: Lo stemma ufficiale della Repubblica è sormontato da corona chiusa, simbolo di sovranità. Lo scudo ha il campo azzurro, tre monti di verde, le torri d’argento, finestrate, merlate e distinte1 in nero, cimate di penne di struzzo d’argento. Lo scudo è ornato da due rami verdi e decussati sotto la punta dello scudo, uno di alloro, l’altro di quercia, fruttati d’oro. Su nastro d’argento il motto LIBERTAS in caratteri capitali di nero.
Bandiera: La bandiera della Repubblica di San Marino è composta da due campi, divisi in orizzontale, in alto bianco (Pantone Coated Carta Bianca “Bianco bandiera”), in basso azzurro (Pantone Coated 2915C “Celeste”), al cui centro figura lo stemma ufficiale. Proporzioni della bandiera: 3:4. Dimensione dello stemma sulla bandiera base dello stemma: 3/2 L. Posizione dello stemma sulla bandiera: in orizzontale lo stemma è centrato sulla base della bandiera; in verticale l’intersezione dei bracci della croce sulla corona è a 1/2 L dal bordo superiore. La bandiera ufficiale potrà assumere la proporzione 2:3 per usi internazionali e/o quando specificamente previsto. Nella proporzione 2:3 lo stemma occuperà il terzo centrale della base e la retta che passa per l’intersezione dei bracci della croce sulla corona sarà ad 1/6 dell’altezza dal bordo superiore.
I castelli di San Marino
Il territorio della Repubblica è suddiviso in 9 municipalità, denominate (secondo l’uso medioevale) come “Castelli”, equivalenti ai Comuni italiani, ognuno dotato di stemma e bandiera legalmente concessi, graficamente “rinnovati” in epoca recente. La bandiera di castello: “… si compone di una fascia superiore di colore bianco e di una inferiore di colore azzurro e reca al centro lo stemma del castello su scudo tradizionale a bordo inferiore curvilineo. Sul lato sinistro della bandiera, in verticale, è riprodotto il nome del Castello in carattere Peignot” (Decreto n. 40 del 28 marzo 1997).
Inizialmente la denominazione di “castello” era riservata ai quattro castelli affrancatisi dalla signoria Malatestiana di Rimini e associati a San Marino nel 1463: Fiorentino, Montegiardino, Faetano e Serravalle.
A quell’ epoca risale la carica di “Capitano di Castello” nominato dal Consiglio Generale che dal 1979 è eletto democraticamente e corrisponde al “sindaco” italiano. Attualmente il Capitano di Castello è affiancato da una Giunta di Castello (nove membri per i castelli con numero di abitanti superiore ai 2000, 7 negli altri).
Con legge nr.10 del 16 marzo 1925 altri territori, coincidenti con le Parrocchie, vennero erette in “Castelli”, mentre le frazioni sono definite “Curazie”.
Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo
(1): per i termini tecnici araldici “murate” e “tratteggiate”…
Stemma Ridisegnato
Disegnato da: Massimo Ghirardi
Stemma Ufficiale
Logo
Bozzetto originale acs/Pdc
Altre immagini
Profilo Araldico
Non ancora una blasonatura
Note stemma
La corona è stata aggiunta con deliberazione del 6 aprile 1862, ad indicare la Sovranità dello Stato, che non riconosce altra sovranità al di sopra di sé. Le Piume sono un antico simbolo di libertà da vincoli.
azzurro
“Drappo troncato di bianco e di azzurro caricato dello stemma dello Stato…”
Disegnato da: Bruno Fracasso
Bandiera ufficiale in uso dal 1465 al 1767.
Bandiera ufficiale in uso dal 1465 al 1767.
Bandiera in uso dal 1465 fino al 1797.
Disegnato da: Bruno Fracasso
Bandiera in uso dal 1465 fino al 1797.
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune