Slovacchia


Slovacchia

Informazioni

La Slovacchia (Slovensko, in italiano Slovàcchia oppure, desueto, Slovacchìa) è uno Stato senza sbocco al mare costituito come Repubblica (Slovenská Republika), situato nell’Europa centro-orientale. Ha una popolazione di più di 5 milioni di abitanti e un’area di circa 49.000 chilometri quadrati. La città più grande è la capitale, Bratislava, e la seconda città è Košice. È uno stato membro dell’Unione europea, della NATO, delle Nazioni Unite, dell’OCSE e dell’OMC. La lingua ufficiale è lo slovacco, lingua appartenente al ceppo delle lingue slave.

Gli slavi arrivarono in quello che oggi è il territorio slovacco tra il V e il VI. Nel corso della storia, diverse parti del territorio attuale appartennero al Regno di Samo, al Principato di Nitra, alla Grande Moravia, al Regno d’Ungheria, all’Impero austro-ungarico e alla Cecoslovacchia.

Dopo la prima guerra mondiale la Slovacchia subì un periodo di influenza comunista, che portò alla fondazione della Repubblica Sovietica Slovacca, che durò solo pochi giorni. Già dal luglio 1918 infatti, una volta crollato il regime sovietico, il Paese si unì a Boemia e a Moravia, costituendo la Cecoslovacchia, insieme ai Cechi, con una forte connotazione antiungherese.

Il 14 marzo 1939, poco prima dell’annessione della regione cecoslovacca della regione dei Sudeti da parte della Germania nazista, il Parlamento Slovacco dichiarò l’indipendenza.

Dopo la seconda guerra mondiale la Slovacchia passò sotto la zona d’influenza sovietica, perse la sua indipendenza, e venne ricostituita la Cecoslovacchia federando le due repubbliche socialiste ceca e slovacca in un’unica Repubblica Socialista Cecoslovacca.

Il 17 luglio 1992, il Consiglio nazionale slovacco proclamò la Dichiarazione d’indipendenza della Repubblica Slovacca. Il 1º gennaio 1993 la Slovacchia si separò dalla Federazione cecoslovacca, costituendo una repubblica autonoma e indipendente a tutti gli effetti.

Lo stemma della Slovacchia risale al XII secolo ed è composto da una croce doppia, o croce patriarcale, d’argento su sfondo rosso e che si erge al centro di uno di tre monti dal colore azzurro che, secondo la tradizione, sarebbero le tre cime principali dei Carpazi: Tatra, Fatra e Mátra. Deriva da quello del Regno d’Ungheria, della quale è stata storicamente una provincia. Appare infatti anche sull’emblema storico dell’attuale Ungheria, anche se i monti sono di colore verde (e con una corona al piede), sul primo campo dello stemma dell’Ungheria (a sinistra di chi guarda). Di fatto rappresenta dal 1848 l’Alta Ungheria, nome storico con cui veniva chiamato il territorio della attuale Slovacchia, e della quale Bratislava/Pressburgo era la capitale.

L’interpretazione meno raffinata vuole che il braccio più corto della croce rappresenti la targa I.N.R.I. inchiodata alla croce sopra il capo di Gesù. Ma questa spiegazione ignorava del tutto il profondo valore etnico e morale del simbolo.

Studi successivi hanno avanzato altre simbologie: la croce rappresenterebbe la cultura e il territorio della Slovacchia e i due bracci richiamano la fede cristiana, dato che il cattolicesimo è uno degli elementi identitari più forti della nazione. Il cattolicesimo fu portato in questo territorio dai santi Cirillo e Metodio e con questo si vorrebbe spiegare la presenza di due bracci.

Ma la spiegazione più diffusa per la presenza dei due bracci è quella che sostiene che il primo braccio simbolizzi il potere secolare mentre il secondo il potere spirituale che lo controlla.

L’ultima interpretazione è quella più mistica e vuole che un braccio rappresenti la morte e l’altro la resurrezione di Gesù Cristo.

Si può blasonare: “Di rosso al monte alla tedesca di tre cime di azzurro, la centrale più alta, alla croce patriarcale patente di argento fondata sul monte centrale”.

Oltre che dagli ungheresi e gli slovacchi la doppia croce fu adottata, nel medioevo, in Francia, dai duchi di Lorena per il proprio stemma. Usata durante la guerra di liberazione dal Maquis e dall’esercito di De Gaulle, la croce di Lorena è divenuto un simbolo di identificazione nazionale per i francesi.

Note di Bruno Fracasso e Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs/Pdc


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Profilo araldico


““Di rosso, al monte alla tedesca di tre cime di azzurro, la centrale più alta, alla croce patriarcale patente di argento fondata sul monte centrale””

Colori dello scudo:
rosso
Oggetti dello stemma:
cima, croce patriarcale, monte alla tedesca
Attributi araldici:
fondato, patente, più alto

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
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  • sigillo
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  • istituzione nuovo comune