Chiaravalle Milanese
La storia dell’ex Comune di Chiaravalle Milanese è intimamente connessa quella della sua notissima abbazia cistercense, denominata di Santa Maria di Rovegnano, della quale ha anche adottato lo stemma che è pressoché identico: “d’azzurro alla cicogna tenente col becco un pastorale abbaziale, infilzato in una mitra, sulla campagna erbosa, il tutto al naturale”. Lo stemma abbaziale risale al XV secolo e mostra questo uccello che, secondo una leggenda, avrebbe indicato ai fondatori il luogo esatto per la costruzione del monastero circoscrivendone il perimetro in volo, in località Bagnolo di Roveniano (o Rovegnano), da allora questi uccelli (la cui livrea ricorda da vicino l’abito bianco e nero dei Cistercensi) avrebbero convissuto con i monaci fino all’istituzione della figura dell’abate commendatario e l’inizio della decadenza (l’abate gestiva “in commenda” il monastero, ma ne era sostanzialmente un estraneo, spesso non era nemmeno un religioso ed era più interessato alle rendite finanziarie che alla salute spirituale del cenobio).
Stemma dell’ex-comune
Stemma dell’Abbazia
I cistercensi erano giunti a Milano verso la fine del 1134 provenienti da Clairvaux, cittadina della Borgogna in cui si trova l’abbazia fondata da Bernardo di Fontaines (San Bernardo di Chiaravalle) ed erano stati ospitati inizialmente dai benedettini di Sant’Ambrogio. Con loro era lo stesso Bernardo, di passaggio a Milano per andare a dare sostegno a papa Innocenzo II, contro il quale era stato eletto l’antipapa Anacleto II. La sua predicazione risultò così convincente che il clero milanese avrebbe voluto eleggerlo come vescovo della città. Egli però declinò l’offerta e decise invece di fondare, in una zona paludosa a sud-est della città, una nuova abbazia, che prenderà il nome di Chiaravalle, in ricordo di quella di Clairvaux; in particolare il monastero sarà eretto sulla terra donato da un certo Girardo Agonis, presso Roveniano (o Rovegnano) a 4 miglia dalla città, e verrà citata già in funzione in un documento dell’ottobre 1135.
Il Comune di Chiaravalle, invece, venne fondato nel XIX secolo e rimase attivo fino al 1923, quando il territorio, venne annesso al comune di Milano.
Il capoluogo comprendeva il piccolo borgo dell’abbazia, che si era sviluppato lungo l’attuale via San Bernardo, in un territorio che anticamente dipendeva dalla vicina pieve di San Donato.
Non fu mai un grosso centro e già nel 1808 venne soppresso e unito a Milano, dalla quale si distaccò nel 1816 con la Restaurazione, nel 1841 ebbe il territorio del Comune di Poasco e la frazione di Sorigherio.
Con l’unità d’Italia adottò il determinante Milanese nel 1862, per distinguersi dalle altre località omonime e nel 1870 assorbì anche il territorio del soppresso comune di Nosedo, con la borgata di Rogoredo che gli apparteneva.
Dopo la definitiva soppressione ed unione con il Comune di Milano del 1923 il territorio ebbe ancora una modifica nel 1932, l’antico territorio di Poasco, con tutta quella porzione di campagna ad oriente della ferrovia Milano-Voghera (che apparteneva al Comune di Chiaravalle) con i villaggi di Bagnolo e Tecchione venne nuovamente distaccato per essere unito a San Donato Milanese.
Nota di Massimo Ghirardi
Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione
Stemma Ridisegnato
Disegnato da: Massimo Ghirardi
Stemma Ufficiale
Logo
Bozzetto originale acs/Pdc
Altre immagini
Stemma dell’abbazia molto simile a quello dell’ex-comune di Chiaravalle Milanese
Disegnato da: Massimo Ghirardi
Stemma dell’abbazia molto simile a quello dell’ex-comune di Chiaravalle Milanese
Profilo araldico
“D’azzurro alla cicogna tenente col becco un pastorale abbaziale, infilzato in una mitra, sulla campagna erbosa, il tutto al naturale”
Reperito da: Massimo Ghirardi
Sigillo dell’ex-comune di Chiaravalle Milanese
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune