Gimigliano
Gimigliano è una frazione di Venarotta, in provincia di Ascoli Piceno. Sopra le alture che circondano la città di Ascoli verso nord-ovest, la si può vedere su un costone di arenaria.
Il nome deriverebbe dal germoglio di miglio (che campeggia sullo stemma cittadino), oppure, come sostengono altri storici dalla presenza della famiglia dei Miliani, cui sarebbe appartenuto il feudo.
Delle poche notizie che sono pervenute riguardo al suo passato, le più antiche attestano Gimigliano nella donazione del feudo da parte del longobardo Longino d’Azzone, al monastero di Farfa.
Successivamente è certo il possesso di una chiesa di San Savino al monastero di Sant’Angelo Magno di Ascoli datato XII secolo.
Nei successivi catasti del XIV secolo si conferma l’appartenenza del luogo ancora al capoluogo piceno, sotto l’amministrazione del podestà di Venarotta.
Solo nel XVI secolo il paese verrà dotato di statuti comunali propri: da qui prenderà il via la nobile dinastia dei Galanti, che successivamente lascerà il borgo per abitare in Ascoli.
In seguito all’unità d’Italia, Gimigliano diventerà frazione del comune di Venarotta.
L’abitato, in parte in rovina, si affaccia intorno all’unica strada che si innesta dalla porta di accesso, che attraversa passaggi coperti e che introduce alla parte alta dove verosimilmente si trovavano il castello e l’altra porta, attualmente scomparsi.
È famoso anche per le presunte apparizioni mariane nel ’48.
Lo stemma riporta due piante di miglio riprendendo così l’idea che etimologicamente il nome del paese possa derivare dalle piante del miglio.
Note di Bruno Fracasso
Stemma Ridisegnato
Disegnato da: Massimo Ghirardi
Stemma Ufficiale
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Bozzetto originale acs/Pdc
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